Cristoforo era figlio di Simone e fratello di Antonio e Filippo della grande dinastia dei Baschenis pittori. Il padre fu forse il più importante della famiglia di pittori lavorando non solo in Bergamo ma lasciando molte delle opere nel Trentino, territorio che vide il piccolo Cristoforo collaborare con il padre.[2].
Cristoforo aprì una bottega d'arte a Bergamo in borgo san Lorenzo nella seconda metà del XVI secolo, e prese a lavorare come apprendista dal 1572 il nipote omonimo, risulta un atto del fratello Antonio che gli affidava il figlio, e Gian Paolo Cavagna. Malgrado i due soprannomi vi sono state nel tempo alcune incongruenze ed errori nell'aggiudicazione dei lavori dei due artisti[3].
Nel 1573 acquistò al costo di 200 lire imperiali, un'abitazione in Bergamo, via Borgo Palazzo. Dall'atto si evince che abitava in Borgo San Leonardo. La commissione per la chiesa di San Rocco a Fontanella verrà dall'artista firmata nel 1576.[4]
Si ritiene che sia morto verso il 1585. Dell'artista rimangono alcune opere murali sulle abitazioni della città orobica[5].