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In Italia esiste una vasta gamma di preparati casalinghi, artigianali e industriali consumati in preparazione e durante le feste natalizie, con una diversificazione per regioni, province e perfino comuni; inoltre, lo stesso dolce acquisisce, secondo i luoghi, i nomi più disparati.
Certosino di Bologna (o panspeziale); la sua origine è molto antica e sembra che il nome derivi dalle Arti dei Medici e Speziali medievali che per primi lo produssero. In un secondo tempo furono i frati certosini a prendersi carico della sua produzione
Vánočka, pane tipico della Repubblica Ceca e della Slovacchia (in slovacco è chiamato vianočka)
Veneziana, sempre tradizionale di Milano, simile a un panettone glassato ma senza uvetta né canditi
Zelten dolce a base di frutta secca e canditi tipico del Trentino-Alto Adige. In Alto Adige è composto di frutta secca legato da poca pasta, mentre in Trentino è più povero, contenente una maggior quantità di pasta che di frutta secca
Roccocò napoletani, biscotti a forma di ciambella particolarmente duri, generalmente consumati ammorbidendoli nel vermut, nello spumante, nel vino bianco o nel marsala.
Il nocciolato ed altri torroni di cioccolato, sono sostanzialmente delle enormi barrette. Che non si tratti di un dolce tradizionale, si deduce dalla difficoltà della manipolazione casalinga del cioccolato, che richiede apposite macchine chiamate temperatrici per essere mantenuto alla corretta temperatura.
Altri torroni ripieni dei più svariati ingredienti (Pan di Spagna, chicchi di caffè, liquori) sono variazioni sul tema presentate dall'industria, spesso sulla base di antiche ricette artigianali.
Croccanti: sono dolci preparati con mandorle o nocciole tritate, cosparse di zucchero fuso e caramellate in casseruola; il tutto viene poi tagliato in barrette rettangolari.