Fetus
Fetus è il primo album in studio del cantautore italiano Franco Battiato, pubblicato in Italia nel gennaio 1972[3][4][5] della casa discografica Bla Bla. Nel 1974 venne registrata una versione cantata in inglese intitolata Foetus, pubblicata solo nel 1999 dalla VM 2000.[6][7] DescrizioneConcept album ispirato al romanzo Il mondo nuovo (1932) di Aldous Huxley, nel quale viene descritta una società distopica in cui ogni individuo è costruito in laboratorio. Attraverso le canzoni del disco si compie una sorta di viaggio interiore psichedelico con balzi dal microscopico della cellula all'infinito dello spazio.[8] I testi sono enigmatici e ispirati a tematiche para-scientifiche.[9] Un'altra fonte di ispirazione sono gli scritti sul senso della vita del filosofo Paramahansa Yogananda.[10] L'album fa da "ponte" fra influenze di musica elettronica, rock progressivo e musica leggera.[8][11][12] La presenza di strumenti allora scarsamente diffusi, come il sintetizzatore VCS3 e la batteria elettronica, lo rende tra i primi album di canzoni con strumentazione fortemente elettronica prodotti in Italia.[8][13] Il testo della canzone Fenomenologia si conclude con l'enunciazione dell'equazione del moto armonico, x1 = A * sen(ωt) e x2 = A * sen(ωt + γ), che descrive il funzionamento degli oscillatori armonici di cui è composto il VCS3.[3] La rappresentazione grafica delle due espressioni ricorda, inoltre, la struttura a doppia elica del DNA, anch'esso attinente per tematiche all'album.[14] Alla fine della canzone Meccanica si sente un estratto delle conversazioni che intercorsero tra l'equipaggio dell'Apollo 11, Neil Armstrong e Edwin Aldrin, e il presidente Richard Nixon, su cui si inserisce l'Aria dalla Suite n. 3 in re maggiore per orchestra, BWV 1068 di Johann Sebastian Bach, nota anche come Aria sulla quarta corda.[3] La copertina provocatoria del disco, che raffigura un feto poggiato su un foglio di carta grezza, spinse molti negozianti a non esporre l'album.[13] Le immagini all'interno della copertina raffigurano invece la scultura Hon-en katedral di Niki de Saint Phalle e il cantautore vestito con una tuta sintetica.[3] Il retro di copertina presenta un errore nell'ordine delle tracce, collocando Fetus come prima traccia ed Energia tra Cariocinesi e Fenomenologia. Nell'edizione su CD del 1998, realizzata dalla BMG Ricordi, l'ordine dei brani è stato cambiato per rispettare quello riportato in copertina. Questo cambiamento è stato mantenuto nella maggioranza delle riedizioni successive.[14] FoetusNel 1974 venne registrata una versione interamente cantata in inglese, intitolata Foetus, con l'intenzione di pubblicarla all'estero attraverso la casa discografica Island Records. Il progetto, però, venne annullato e la Island preferì pubblicare alcuni mesi dopo un'edizione di Clic. Alla fine Foetus uscì solo diversi anni dopo, pubblicato in Italia dalla VM 2000 nel 1999.[9] Quest'edizione presenta alcune differenze nel missaggio rispetto a quella italiana, e una sezione inedita in Phenomenology, simile al brano Beta dell'album Pollution. Accoglienza
L'album vendette circa 7 000 copie.[18] Ottenne buone recensioni alla sua uscita, in particolare la rivista Ciao 2001 lo definì "un disco davvero sorprendente" in cui "l'elettronica [...] si accoppia con melodie di stampo tradizionalmente italiano e ne escono momenti piacevoli e davvero originali per la scena musicale italiana".[19] Vinse, inoltre, il premio "Billboard Europa" come migliore opera prima, assegnato dalla rivista italiana Discografia internazionale.[3] TracceTesti di Franco Battiato e Sergio Albergoni; musiche di Franco Battiato e Pino Massara. Edizione originale
Durata totale: 15:55
Durata totale: 14:45 Edizione su CD del 1998
Durata totale: 30:40 Edizione in inglese (Foetus)
Durata totale: 30:06 Formazione
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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