I misteri di Praga
I misteri di Praga è un romanzo di genere giallo storico della scrittrice italoamericana Ben Pastor. Ambientato tra la Boemia e la Moravia in coincidenza con lo scoppio della prima guerra mondiale, è il primo romanzo del breve ciclo avente come protagonisti i personaggi del tenente Karel Heida e del medico Solomon Meisl. Il romanzo seguente è La camera dello scirocco. StrutturaIl romanzo è diviso in cinque parti, ognuna delle quali racconta un'indagine a sé stante. L'unità globale del volume è però garantita dal breve tempo narrativo, che copre continuativamente poco meno di due mesi (tra fine giugno e inizio agosto 1914), e dalla presenza dei due personaggi principali, il tenente Karel Heida e il medico Solomon Meisl, ai quali è costantemente affidata l'azione. Parte prima: Una morte in BoemiaIn esergo un proverbio yiddish: Quello che si ha, non interessa; quello che si vuole, non si ha. TitoloIl titolo sembrerebbe un omaggio al quasi omonimo racconto di Arthur Conan Doyle, Uno scandalo in Boemia: Karel Heida infatti è un appassionato lettore delle avventure di Sherlock Holmes. TramaIl tenente dei Lancieri Karel Heida, giovane conte di origine ceca in forza all'esercito austroungarico, riceve dal suo superiore colonnello Trott l'incarico di svolgere discrete indagini sulla scomoda morte della principessa Rodomanavskaya. La donna, moglie dell'aiutante di campo del principe ereditario, è stata colpita al capo con un candeliere; il suo corpo è stato ritrovato da una cameriera all'interno della stanza dell'elegante albergo di Karlsbad in cui soggiornava. Il marito, con il quale aveva tempestosi rapporti, risulta essersi allontanato dalla città a causa dei suoi impegni ufficiali: anche se a nessuno piace pensarlo, è lui il principale indiziato. L'intera faccenda richiede pertanto estrema discrezione: la causa di morte divulgata infatti non è quella reale, e persino la cameriera viene rispedita nel suo Paese d'origine, la Serbia. Parte seconda: Il mistero del mercanteIn esergo, una citazione da Un medico di campagna di Franz Kafka: Non puoi mai sapere quello che potresti scoprire in casa tua. TitoloIl titolo fa riferimento alla vittima di turno, un ricco mercante ebreo convertito al cattolicesimo per amore della donna che stava per sposare. TramaLa dichiarazione di guerra è imminente: Karel Heida è tornato a Praga in attesa della mobilitazione e divide il suo tempo tra la caserma e la casa di famiglia sulla via Nerudova, nel quartiere di Malá Strana. Anche Solomon Meisl è tornato in città, lasciando lo studio di Karlsbad, perché spera di arruolarsi come medico militare. I due vengono coinvolti in una nuova indagine: sulla riva del fiume è stato rinvenuto il corpo di un uomo annegato; si tratta di Mark Lipman, un mercante di pelli la cui ricca attività si estendeva anche a Vienna e Buda. Più che un incidente, sembrerebbe un suicidio, all'uomo però mancava il motivo per togliersi la vita: aveva appena firmato un importante contratto con l'Esercito ed era sul punto di sposarsi. I Lipman ed un amico di Mark, l'avvocato e scrittore Franz Kafka, nutrono parecchi dubbi su questa morte e chiedono a Meisl di indagare informalmente. Parte terza: Il mistero di Novy SvyetIn esergo, un proverbio yiddish: Se studi tutto troppo da vicino, tutto è impuro. TitoloNovy Svyet è un quartiere di Praga, il cui nome significa "Nuovo Mondo". Nel titolo è implicito un gioco di parole, dato che il vero Nuovo Mondo, ovvero l'America, riveste una certa importanza nella soluzione del caso. TramaNel quartiere periferico di Novy Svyet viene ritrovato il corpo di una ragazza a cui hanno sparato: indossa abiti eleganti, manca la borsetta. Successivamente la ragazza viene identificata: non si tratta di una gentildonna, come l'abbigliamento avrebbe fatto pensare, bensì di una cameriera di nome Rosa Schulz, occasionalmente dedita alla prostituzione; vivace e molto graziosa, di recente era diventata la beniamina di parecchi giovani ufficiali dell'Esercito. L'autopsia rivela che la ragazza era incinta da un paio di mesi e questo, assieme alla notizia che sul luogo del delitto è stato visto un uomo con giacca e bombetta neri, apre qualche prospettiva. Parte quarta: Il mistero del "Maharal"In esergo, una citazione da Il cacciatore Gracco di Franz Kafka: Storie vecchie, vecchie. Tutti i libri ne sono pieni. TitoloIl termine "Maharal" è l'abbraviazione di un'espressione ebraica che significa "Nostro rabbino e maestro": era il titolo di rispetto dato al pio rabbino Judah Loew, vissuto a Praga (dove ancora si trova la sua tomba) nel secolo XVI. TramaLa guerra è sempre incombente; a Praga la vita scorre come al solito, mentre i giovani ufficiali scalpitano all'idea di entrare in azione. Meisl invece non nutre altrettanto entusiasmo e per il momento la sua attenzione si concentra su altre cose: è incuriosito da una serie di strane morti, tutte abbastanza violente, avvenute in varie parti della città. In uno dei cantieri aperti per la ristrutturazione del quartiere ebraico l'operaio Antonin Mrazek è stato schiacciato da un blocco di cemento non appartenente al muro che stava smantellando; nella stalla annessa ad un caffè che è anche covo politico e rifugio di marxisti, il fratello del proprietario, Vladimir Jonasch, ha avuto il cranio sfondato dal calcio di una cavalla generalmente nota per la sua mitezza; e infine Simon Koppel, impiegato in una società di assicurazioni, è caduto dalla finestra stretta e altissima di un bagno nell'edificio in cui lavorava. Non si tratta di incidenti, bensì di omicidi. Parte quinta: Una morte in MoraviaIn esergo, un proverbio yiddish: Se ti dicono morto, sei sepolto. TitoloIl titolo fa riferimento al luogo geografico in cui, nel racconto, la morte di alcuni soldati assume aspetti inquietanti. TramaDa Auspitz in Moravia, ove si trova accampato il suo reggimento, Karel Heida invia all'amico Solomon Meisl un telegramma contenente l'invito a raggiungerlo. Per questa convocazione Heida ha avuto il permesso dei suoi superiori: sono accaduti gravi fatti che rendono necessaria la presenza di un medico e Meisl, competente e discreto, è la persona più adatta. In sostanza si tratta di indagare sulla strana morte di un soldato di nome Milosh, intenzionalmente ucciso dal suo compagno di tenda Plogoivitz che gli ha piantato un chiodo da maniscalco nella tempia; Plogoivitz non nega la propria responsabilità, ma sostiene che Milosh fosse già morto da almeno due anni. Prima di poter essere interrogato l'assassino si suicida, gettandosi a capofitto in un pozzo, e dopo esser stato sepolto ai margini del campo, anche il suo corpo viene profanato: qualcuno gli pianta in testa il chiodo di fissaggio di una tenda, provocando una fuoriuscita di sangue la cui quantità risulta troppo abbondante e innaturale. Sembrerebbe insomma di avere a che fare con vampiri o morti viventi e in effetti una breve ricerca presso i registri della chiesa locale mostra anche per il passato una lunga serie di inspiegabili decessi, con numerosi riferimenti a persone che sarebbero state sepolte due volte. Personaggi
CronologiaParte prima: Karlsbad, dal 25 giugno al 28 giugno del 1914 PostfazioneL'edizione italiana del romanzo è corredata da una postfazione scritta da Alessandra Calanchi, ricercatrice di lingue e letterature angloamericane presso l'università di Urbino, esperta di detection e di vari aspetti della letteratura ebraica. In quelle pagine, intitolate "Senza uno straccio di prova né l'ombra di un movente", si afferma risolutamente che malgrado l'apparente frammentarietà I misteri di Praga è un vero e proprio romanzo, una sorta di "dramma teatrale in cinque atti". Le varie parti sono poi analizzate mettendo in luce il rapporto tra Storia e Letteratura, con particolare attenzione alle influenze derivate dall'opera di Conan Doyle. EdizioniEdizioni italiane
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