Il bugiardo
Il bugiardo è un'opera teatrale in tre atti in prosa di Carlo Goldoni, andata in scena con successo per la prima volta a Mantova nella primavera del 1750. Pur sviluppando la vicenda in modo del tutto originale, l'autore trasse ispirazione[1], dopo averlo visto a teatro nel 1742 a Firenze in una traduzione poco felice, da Il bugiardo di Corneille, che a sua volta si era rifatto a La verdad sospechosa del messicano Juan Ruiz de Alarcón[2]. Rimasta nel repertorio teatrale durante tutto l’Ottocento, la commedia viene riproposta anche ai giorni nostri[3]. TramaVenezia. Lelio, figlio di Pantalone, è un ribaldo mentitore compulsivo che fa delle bugie, da lui definite spiritose invenzioni, una specie di missione. Cerca di conquistare Rosaura, ma alla fine rimarrà vittima delle sue stesse menzogne. PoeticaPer Giuseppe Ortolani, si tratta, nel rifacimento, di un'opera inconfondibilmente goldoniana, è nell'insieme riuscita[3]. Ha scritto l'autore nella prefazione per l'edizione a stampa: Io ho dato un giro assai più brillante ad una tale Commedia. Ho posto al confronto dell'uomo franco un timido, che lo fa risaltare. Ho posto il mentitore in impegni molto ardui e difficili da superare, per maggiormente intralciarlo nelle bugie medesime, le quali sono per natura così feconde, che una ne suol produr più di cento, e l'une han bisogno dell'altre per sostenersi[4]. NoteBibliografia
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