LamyropsisLamyropsis (Kharadze) Dittrich, 1971 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2] DescrizioneLe specie di questa voce sono piante perenni con portamenti erbacei di tipo monocarpico, spinose (raramente non lo sono) o arbustive. Nelle radici sono sempre presenti dei condotti resinosi, meno frequenti nelle parti aeree; mentre solamente nelle parti aeree sono presenti delle cellule latticifere.[3][4][5][6][7] Le foglie sono picciolate (quelle basali) e sessili (quelle cauline); in molte specie le foglie sono decorrenti lungo il fusto e spesso quelle basali formano delle rosette. Lungo il caule sono disposte in modo alterno. La lamina nella maggioranza dei casi è divisa in segmenti (pennatosette-dentate) con spina apicale ed ha delle forme da lanceolate a oblunghe. La parte superiore della lamina è verde, quella inferiore è bianca. Le infiorescenze (composte da capolini) sono scapose o di tipo corimboso. I capolini, discoidi e omogami, sono formati da un involucro a forma più o meno cilindrica composto da brattee (o squame) disposte su più serie all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori. Le squame dell'involucro, di tipo fogliaceo o membranoso, sono disposte in modo embricato e scalato; in genere all'apice sono spinose (quelle più interne possiedono delle appendici rudimentali) con corte appendici membranose. Il ricettacolo, provvisto di pagliette a protezione della base dei fiori, può essere rivestito di pula (come il chicco del grano o del riso), oppure può essere setoloso, raramente è nudo (senza pagliette). I fiori in genere sono tubulosi (del tipo actinomorfi)[8], e sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e fertili. Molto raramente sono presenti dei fiori periferici radiati e sterili.
Il frutto è un achenio con un pappo. Le forme dell'achenio sono oblunghe, solcate e compresse lateralmente, con areole a inserzione diritta o laterale-abassiale; un liscio anello è presente apicalmente. Il pericarpo dell'achenio possiede delle sclerificazioni radiali spesso provviste di protuberanze. Il pappo è inserito su una piastra apicale all'interno di una anello di tessuto parenchimatico. Le setole del pappo sono disposte su una o più serie e sono decidue come un pezzo unico e si presentano piumose. Biologia
DistribuzioneLe specie di questo genere si trovano in Sardegna, Grecia, Anatolia, Transcaucasia e Caucaso.[2] TassonomiaLa famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[11], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[13]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][6][7] FilogenesiLa tribù Cardueae è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Carduinae con 10 generi è una di queste). Il genere di questa voce solo recentemente è stato inserito nel gruppo tassonomico della sottotribù Carduinae. In precedenza provvisoriamente era inserito nel gruppo tassonomico informale "Cynara Group". La posizione filogenetica di questo genere nell'ambito della sottotribù, è abbastanza centrale vicina al genere Galactites. Il genere Lamyropsis elenca 6 specie con una distribuzione asiatica occidentale, una delle quali è presente spontaneamente sul territorio italiano.[2][6][7][14][15] Il genere Lamyropsis è molto vicino al genere Ptilostemon; si distingue da quest'ultimo per gli acheni compressi e margini distinti.[16] Specie del genereComprende le seguenti 6 specie:[2]
Specie della flora italianaIn Italia, di questo genere, è presente la seguente specie:
Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
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