Maurizio BrunoriMaurizio Brunori (Roma, 1937) è un biochimico italiano. BiografiaÈ professore emerito di Chimica e Biochimica alla Sapienza Università di Roma, e presidente emerito della Classe di Scienze MFN dell'Accademia Nazionale dei Lincei.[1] Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1961, è divenuto ricercatore nell'Istituto di Chimica Biologica dell’Università di Roma. Nel 1966, conseguito il titolo di docente in Biochimica, si trasferisce prima al Max Planck Institute for Physical Chemistry (prof.M.Eigen) a Goettingen (DE); e successivamente al Dept of Biophysics (prof G. Weber) dell'Università di Urbana (USA). Rientrato a Roma, Brunori prosegue lo studio dell’emoglobina e della mioglobina come modelli paradigmatici per comprendere le basi molecolari delle relazioni struttura-funzione nelle proteine. Nel 1972 è chiamato come professore alla Cattedra di Biologia Molecolare nell'Università di Camerino; nel 1974 si trasferisce alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Roma in qualità di professore ordinario di Chimica medica e Biochimica. Dal 2012 è professore emerito. Riveste numerose cariche in ambito scientifico tra le quali : Vice Presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, e ora Presidente emerito della Classe di Scienze MFN; Presidente di EMAN (Euro Mediterranean Academic Network); Direttore e Presidente dell’Istituto Pasteur di Roma; Direttore del Dipartimento di Scienze biochimiche Università di Roma La Sapienza; Presidente del Progetto Finalizzato in Biotecnologie del CNR; Presidente della IUPAB (International Union of Pure and Applied Biophysics); socio di varie Accademie e Società scientifiche in Italia e all’estero quali Academia Europaea; EMBO[2] (European Molecular Biology Organization); American Society for Biochemistry and Molecular Biology; American Academy of Arts and Sciences Attività scientificaL'attività scientifica di Brunori nel campo della Biochimica e Biofisica delle proteine è documentata da oltre 700 articoli[3] pubblicati su riviste di livello internazionale (Nature, PNAS, J. Biol. Chem, Biophys. J, J. Mol. Biol, FEBS Lett, FASEB J., etc.); numerosi articoli di Review (Ann. Rev. Biochem, Methods Enzymol, TiBS...); e un libro ("Hemoglobin and Myoglobin" 1971, North Holland). L'interesse primario della sua ricerca è lo studio della struttura, della funzione, della morfogenesi e dell'evoluzione delle proteine. Brunori ha acquisito notorietà internazionale per i suoi studi sulla mioglobina e l'emoglobina e sui modelli paradigmatici per indagare le basi molecolari delle relazioni struttura-funzione nelle macromolecole complesse. I suoi contributi fondamentali sono stati riportati in un volume[4] pubblicato nel 1971 da North Holland e ancora utilizzato in tutto il mondo. I lavori di Brunori sulla respirazione cellulare dovuta all'enzima mitocondriale citocromo-c-ossidasi e sulla trasduzione dell’energia hanno dimostrato che la riduzione della molecola di ossigeno è un processo multi elettronico che richiede uno stato attivato di questo enzima chiamato ossidasi pulsata.[5] Brunori ha ottenuto risultati originali sulla dinamica strutturale delle proteine, con esperimenti tempo risolti di spettroscopia e di cristallografia di Laue, evidenziando fra l’altro un ruolo inatteso dei difetti di impacchettamento della struttura proteica[6]. Negli ultimi decenni si è dedicato allo studio dei meccanismi molecolari della morfogenesi delle proteine e delle proprietà di stati di transizione e di intermedi anomali che si sono rivelati cruciali nella formazione delle fibrille amiloidi e del loro ruolo nelle malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer o di Parkinson.[7] Onorificenze e riconoscimentiEraldo Antonini Award Porphyrin Chemistry 2016 Opere
Note
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