Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Mini Cheratotomia Radiale Asimmetrica (MARK) |
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Procedura chirurgica Diagramma di MARK: incisioni (in bianco) effettuate sulla superficie affetta da cheratocono (in grigio) |
Anestesia | Locale
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Indicazioni | Cheratocono stadio I e II
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Possibili complicanze | Microperforazione corneale
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Classificazione e risorse esterne |
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ICD-9 | 11
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MeSH | D054140
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La Mini Cheratotomia Radiale Asimmetrica - in inglese: Mini Asymmetric Radial Keratotomy, abbreviata come MARK, nota anche come Mini ARK, è un intervento microchirurgico per il trattamento del cheratocono e dei difetti visivi associati alla patologia, ovvero astigmatismo e miopia[1]. La tecnica è stata ideata dal medico italiano Marco Abbondanza nel 1993[2][3].
Intervento
La Mini Cheratotomia Radiale Asimmetrica consiste in una serie di microincisioni effettuate con bisturi diamantato, di lunghezza variabile da 1,750 fino a 2,250 millimetri, studiate per creare un processo di cicatrizzazione controllata della cornea, grazie alla quale il chirurgo è in grado di modificarne lo spessore e la curvatura[4].
La MARK viene eseguita solamente nell'area colpita dal cheratocono, come conseguenza sia l'appiattimento corneale, sia il rinforzo strutturale conseguente, si presentano unicamente nella zona deformata[5]. In questo modo è possibile rinforzare la struttura corneale, stabilizzando il cheratocono di 1º e 2º stadio ed eliminando astigmatismo e miopia causati dalla patologia[6][7][8][9], nonostante non siano molti gli studi con osservazioni a lungo termine[10]. L'intervento è mirato a migliorare la capacità visiva e ad evitare o, nei casi più gravi, a rimandare la necessità di un trapianto di cornea in caso di cheratocono[11].
Utilizzo combinato con altre tecniche
La MARK può essere combinata con il Cross-linking, trattamento parachirurgico per cheratocono, sullo stesso occhio colpito dalla malattia, al fine di rinforzare ulteriormente la cornea[12][13]. I risultati di tale procedura combinata sono stabili nel tempo[14].
Note
- ^ Da Journal Français D'Ophtalmologie: 1995, 18(1):60-3 - PubMed
- ^ Da Who is Who in Italy Archiviato il 12 febbraio 2015 in Internet Archive.
- ^ Da Who is Who in the World Archiviato l'11 aprile 2013 in Archive.is.
- ^ Da International Journal of Keratoconus and Ectatic Corneal Diseases: 2013, 2(1), 31-33, su jaypeejournals.com. URL consultato il 12 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Da DOS Times, Bulletin of Delhi Ophthalmological Society: 2008, XIV, I, 33-37 (PDF), su dos-times.org. URL consultato il 24 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2014).
- ^ Da centronazionalelaser.com, su centronazionalelaser.com. URL consultato il 16 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2013).
- ^ Da Klinische Monatsblätter für Augenheilkunde, 1992, 201(4):221-223 - PubMed
- ^ Da Journal of Refractive Surgery, 1997, 13(3):302-307 - PubMed
- ^ Da St. Johannes Hospital Dortmund: 2013, 8-11 Archiviato il 21 ottobre 2012 in Internet Archive.
- ^ Da International Journal of Keratoconus and Ectatic Corneal Diseases: 2018, 7(2):105-109
- ^ Da Il Giornale - La curva pericolosa della cornea
- ^ Da Cataract & Refractive Surgery Today Europe: 2009 - 08 Archiviato il 26 febbraio 2014 in Internet Archive.
- ^ Da Al-Zahra Hospital in Dubai: 9 (PDF), su sandipmitra.com. URL consultato il 7 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Da Korean Journal of Ophthalmology: 2019, 33(2):189-195 - PubMed
Voci correlate
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