Era un centravanti di manovra, dotato di ottimo controllo di palla, elegante e rapidissimo.
Club
Díaz debutta in Primera División il 13 agosto 1978 con il River Plate. Nel 1982 viene ingaggiato dal Napoli, club nel quale ha militato un solo anno (25 presenze e 3 reti), per poi passare 3 anni all'Avellino (78 presenze con 22 reti). Il 16 luglio 1986 passa alla Fiorentina per la somma di 10 miliardi di lire,[1] dove colleziona 53 partite con 17 centri.
Il 21 luglio 1988 passa in prestito all'Inter in sostituzione di Rabah Madjer, il cui trasferimento nel club milanese salta a causa di un infortunio che gli impedisce di superare le visite mediche.[2][3] Díaz termina la sua carriera italiana conquistando in nerazzurro, nel 1988-1989, il cosiddetto scudetto dei record, al quale contribuisce con buone prestazioni,[4] realizzando 12 reti e trovando un'ottima intesa con il compagno di reparto Aldo Serena;[5] a fine stagione, il motivo della sua cessione è di far spazio a Jürgen Klinsmann, a causa del tetto massimo di 3 stranieri in vigore allora.
Successivamente ha militato nel Monaco (60 presenze e 24 reti), di nuovo nel River (52 presenze e 27 gol) e, per due stagioni, nel campionato giapponese a Yokohama. Nella stagione 1993 della J. League si è laureato capocannoniere con 28 reti. Dopo l'esperienza giapponese si è ritirato.
Nazionale
Con l'Under-20 vince il mondiale nel 1979, giocando al fianco di Maradona. Con la nazionale maggiore disputa il Mondiale del 1982 (dove va peraltro a segno nella gara contro il Brasile), ma a 23 anni ne è già fuori definitivamente.
Il 24 dicembre 2006 viene nominato tecnico del San Lorenzo in sostituzione dell'esonerato Oscar Ruggeri.[8] al 12 giugno 2008 allena il con il quale vince il campionato Clausura del 2007. Dal 1º luglio 2008 viene nominato tecnico dell'America. Il 10 febbraio 2009 viene esonerato dai messicani.[9]
Il 28 maggio 2010 ritorna alla guida del San Lorenzo.[10] Il 25 aprile 2011 dopo l'avvio del Clausura 2011 con 4 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte con sei nuovi innesti presi a gennaio si dimette. Il 13 settembre si lega all'Independiente, subentra ad Antonio Mohamed.[11] Il 4 marzo 2012 è costretto alle dimissioni a causa delle deludenti prestazioni della squadra.[12]
Il 29 novembre, a seguito dell'esonero di Matías Almeyda, viene richiamato per l'ennesima volta sulla panchina del River Plate.[13] Il 18 maggio 2014 vince il titolo Final 2014, riportando in auge i Millonarios tre anni dopo la retrocessione nella serie minore, e il 24 maggio 2014 la Copa Campeonato de Primera División 2013/14 contro il San Lorenzo, vincitore del Torneo Inicial 2013. Il 27 maggio 2014 dopo una riunione con la dirigenza, dà le dimissioni come allenatore del River Plate, dichiarando di aver raggiunto il suo obiettivo, ragione per la quale ha deciso di lasciare.[14][15]
Il 4 dicembre 2014 diventa selezionatore del Paraguay.[16] Il 12 giugno 2016 si dimette dall'incarico dopo l'eliminazione dalla Copa América Centenario.[17]
Il 15 luglio viene nominato tecnico del Vasco da Gama, prende il club al penultimo posto con 9 punti in 14 partite del Campeonato Brasileiro.[20]
Lo conduce a un'insperata salvezza all'ultima giornata, dopo aver conquistato 34 punti in 24 partite, chiudendo al 15º posto in campionato. Il 27 aprile 2024 viene esonerato.[21]
Il 10 luglio seguente viene nominato tecnico del Corinthians.[22]
Statistiche
Statistiche da allenatore
Statistiche aggiornate al 14 dicembre 2024. In grassetto le competizioni vinte.