Regio X Palatium
La Regio X Palatium era la decima delle 14 regioni di Roma augustea classificata poi nei Cataloghi regionari della metà del IV secolo con il nome Palatium. Comprendeva l'area del Palatino, entro i confini definiti da Livio per il pomerio della città romulea[1]. Confinava a nord e a ovest con la regione VIII, a est con le regioni IV, II e I, a sud con la regione XI[1]. Qui ebbe la sua dimora il primo re di Roma, Romolo e in seguito prese forma il palazzo imperiale, tanto che da allora il termine Palatium, Palatino, ha il significato di "palazzo".[2] TopografiaLa regione comprendeva il colle Palatino e corrispondeva alla città quadrata fondata da Romolo. Alla metà del IV secolo il perimetro della Regio era indicata nei Cataloghi regionari in 11.510 piedi romani, pari a circa 3.440 metri,[3] superiore a quanto invece ipotizza Daniela Bruno e che quantifica invece in 2.182 metri. L'area presunta complessiva sembra che fosse di 255.800 m² circa.[4] Le principali vie della regione erano la Via Sacra, che fungeva da confine a nord con la Regio VIII e la Regio IV tra l'arco di Tito e la Meta Sudans, il Clivus Palatinus, il Clivus Victoriae, le Scalae Caci. La viabilità di età repubblicana sulla sommità del colle fu distrutta in età imperiale, quando furono edificate le grandi residenze imperiali[5]. CaratteristicheLa Regio era divisa in 20 vici (rioni), 20 aediculae (edicole), 2.642 insulae (caseggiati), 89 domus (case patrizie), 48 horrea (magazzini), 44 balnea (bagni), 89 laci (fontane) e 20 pistrina (panetterie). L'area era sorvegliata da 2 curatores e da 48 vicomagistri[3]. Principali monumenti pubbliciI principali monumenti della regione, molti dei quali ancora visibili, sono[3]:
Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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