La via Tiburtina Valeria era una via consolare romana , che in una prima fase congiungeva l'antica Roma a Tibur (Tivoli )[ 1] e poi fu prolungata fino al mare Adriatico terminando ad Aternum (Pescara ). Il percorso è oggi ricalcato dalla moderna strada statale 5 Via Tiburtina Valeria .
Storia
La strada sorse come antichissima via di transumanza tra l'Appennino centrale e la valle del Tevere [ 2] , e costituì il principale percorso di penetrazione nel territorio degli Equi da parte dei Romani, che vi fondarono le colonie di Carsioli e Alba Fucens nel 304 -303 a.C.
Fu sistemata e pavimentata dal console Marco Valerio Massimo Potito attorno al 286 a.C. , mantenendo la denominazione di via Tiburtina da Roma a Tibur e assumendo quella di via Valeria , dal nome del suo costruttore, fino a Corfinium dopo aver attraversato la Marsica . A seguito delle opere di restauro e completamento avvenute tra il 48 ed il 49 d.C. nel tratto tra Corfinio e Pescara da parte dell'imperatore Claudio , quest'ultima parte del percorso prese il nome di via Claudia Valeria [ 3] .
Itinerario
Ponte Lucano
Dentro Roma, il tratto urbano della via Tiburtina dal Foro percorreva l'Argiletum e il vicus Patricius o il clivus Suburanus uscendo dalle Mura serviane a porta Viminalis o a porta Esquilina [ 4] e dalle successive Mura aureliane a porta Tiburtina . Dopo aver attraversato il fiume Aniene una prima volta a ponte Mammolo e una seconda a ponte Lucano , costeggiava villa Adriana e saliva verso Tibur (Tivoli ) toccando il santuario di Ercole Vincitore .
Da qui attraversava gli Appennini collegando Varia (Vicovaro ), Carsioli (Civita , tra Oricola e Carsoli ), Alba Fucens (nel territorio degli Equi )[ 1] e Marruvium (nel territorio dei Marsi ), e costeggiando a nord il Lacus Fucinus fino a Cerfennia (Collarmele ). Superato il passo del Mons Imeus (Forca Caruso ) giungeva nel territorio dei Peligni fino a Corfinium (Corfinio ) e, con il prolungamento verso l'Adriatico, nel territorio dei Marrucini e dei Vestini fino a Teate (Chieti ) e Aternum o Ostia Aterni (Pescara ).
Archeologia
Principali monumenti e aree archeologiche
La Cattedrale di San Pelino (Corfinio), lungo la via Tiburtina
I principali monumenti e le principali aree archeologiche che si incontrano percorrendo la via da Roma a Pescara sono:
Porta Tiburtina (Roma )
Basilica di San Lorenzo fuori le mura (Roma)
Cimitero comunale monumentale Campo Verano (Roma)
Ponte Mammolo (Roma)
Area archeologica di Settecamini (Roma)
Ponte Lucano (Tivoli )
Villa Adriana (Tivoli)
Tempio di Vesta (Tivoli)
Tempio della Sibilla (Tivoli)
Tempio della Tosse (Tivoli)
Santuario di Ercole Vincitore (Tivoli)
Resti degli acquedotti di Claudio e Acqua Marcia (Vicovaro )
Castello Massimo (Arsoli )
Castello Garibaldi (Riofreddo )
Area di Carsioli (Civita di Oricola )
Centro storico di Tagliacozzo
Ruderi dell'abbazia di Santa Maria della Vittoria e Rocca Orsini (Scurcola Marsicana )
Supposta tomba di Perseo di Macedonia (Magliano de' Marsi )
Città romana di Alba Fucens (Massa d'Albe ) con la chiesa romanica di San Pietro
Cunicoli di Claudio e Incile del Fucino (Avezzano )
Aia dei Musei (Avezzano) - Sezione lapidaria con reperti rinvenuti nei siti archeologici della Marsica
Museo d'arte sacra della Marsica (Celano ) - Reperti rinvenuti ad Aielli , Alba Fucens , Carsoli
Museo Paludi di Celano con sezione preistorica ed archeologica
Area di Marruvium (San Benedetto dei Marsi ) - Resti dell'anfiteatro romano, delle terme, dei Morroni funebri, facciata della chiesa di Santa Sabina
Area di Cerfennia (Collarmele )
Catacombe di Superaequum (Castelvecchio Subequo )
Tempio italico di Castel di Ieri
Città romana di Corfinium , con la basilica concattedrale valvense di San Pelino , i Morroni funebri, e la piazza del teatro
Santuario di Ercole Curino (Sulmona )
Castrum Pagus Fabianus presso Popoli Terme
Area archeologica della Civitella - Teate Marrucinorum (Chieti ) - anfiteatro romano, con terme e via dei Vezii con i Tempietti Giulio-Claudi. Da Palazzo de Mayo si accede alla via Tecta, ossia la Chieti sotterranea.
Resti del Tempio di Santa Gerusalemme (Pescara ) - presso la piazza della Cattedrale di San Cetteo
Galleria d'immagini
Note
^ a b Strabone , V, 3, 11.
^ Roberta De Santi, La Tiburtina Valeria: un tratturo diventato via , su Terre Marsicane , 12 gennaio 2017. URL consultato il 1º febbraio 2021 .
^ Le strade dell'Italia romana, Touring Club Italiano , 2004, p. 64.
^ CLIVUS SUBURANUS | romanoimpero.com , su www.romanoimpero.com . URL consultato il 1º febbraio 2021 .
Bibliografia
Strabone , Geografia .
Giuseppe Lugli , Valeria, via , in Treccani, 1937
Carmelo Calci, La via Tiburtina , Fratelli Palombi Editore, Roma 1999
Carmelo Calci (a cura di), La via Tiburtina , in Roma archeologica. Le scoperte più recenti della città antica e della sua area suburbana , Roma, ADN Kronos libri, 2005, ISBN 978-88-7118-184-4 .
Umberto Nasuti, Camminando sulla via Tiburtina Valeria Claudia , Editrice Rivista Abruzzese. 2019.
Altri progetti
Collegamenti esterni