Agustín Roberto Radrizzani
Agustín Roberto Radrizzani (Avellaneda, 24 settembre 1944 – Junín, 2 settembre 2020) è stato un arcivescovo cattolico argentino. BiografiaAgustín Roberto Radrizzani nacque ad Avellaneda il 24 settembre 1944 da Gaspar e Marina. Aveva una sorella, Rosita, una religiosa salesiana. Formazione e ministero sacerdotaleNel 1961 entrò nel noviziato salesiano e il 5 gennaio 1968 emise la professione perpetua. Lo stesso anno fu inviato in Italia per studi.[1] Il 23 marzo 1972 fu ordinato presbitero a Torino dal cardinale Michele Pellegrino. Poco tempo dopo conseguì la licenza in teologia presso il Pontificio Ateneo Salesiano di Torino. Tornato in patria fu docente e direttore del collegio salesiano di La Plata dal 1973 al 1978, incaricato della formazione dei novizi ad Avellaneda nel 1979, ispettore della provincia di La Plata dal 1981 al 1988 e maestro dei novizi dal 1988 al 1991.[1][2] Ministero episcopaleIl 14 maggio 1991 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo di Neuquén.[3] Ricevette l'ordinazione episcopale il 20 luglio successivo nella chiesa di Nostra Signora della Guardia a Bernal dal vescovo di Comodoro Rivadavia Argimiro Daniel Moure Piñeiro, co-consacranti il vescovo emerito di Neuquén Jaime Francisco de Nevares e quello di San Justo Jorge Arturo Meinvielle. Prese possesso della diocesi il 17 agosto successivo. Il 24 aprile 2001 lo stesso pontefice lo nominò vescovo di Lomas de Zamora.[4][3] Prese possesso della diocesi il 23 giugno successivo. Il 27 dicembre 2007 papa Benedetto XVI lo nominò arcivescovo di Mercedes-Luján.[1][3] Prese possesso dell'arcidiocesi il 29 marzo successivo.[2] Nel marzo del 2009 e nel maggio del 2019 compì la visita ad limina. In seno alla Conferenza episcopale argentina fu presidente della commissione per la vita consacrata e secondo vicepresidente e, come tale, membro della commissione permanente e della commissione esecutiva, dal 2005 al 2008.[1] Il 4 ottobre 2019 papa Francesco accettò la sua rinuncia al governo pastorale dell'arcidiocesi per raggiunti limiti di età.[5] In seguito si trasferì a vivere con la madre quasi novantottenne presso la Casa "San Giuseppe" delle Piccole suore degli anziani abbandonati a Junín.[3] Morì all'ospedale generale interzonale di Junín alle 1:25 del 2 settembre 2020 all'età di 75 anni per insufficienza respiratoria provocata da una polmonite bilaterale.[2] Poco dopo l'arcidiocesi comunicò che era stata riscontrata la positività al nuovo coronavirus SARS-CoV-2.[6][7] Le esequie si tennero il 5 settembre alle ore 11 nella cattedrale di Nostra Signora delle Grazie a Mercedes e furono presiedute da monsignor Jorge Eduardo Scheinig. L'omelia venne pronunciata dal padre salesiano Luis Timossi, suo compagno di studi e già vicario e delegato della pastorale giovanile della provincia. Genealogia episcopale e successione apostolicaLa genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
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