Friedrich-Max, noto come Fritz, nacque a Vienna, figlio di Anna (nata Reches)[n 1] e Samuel Kreisler, un medico e chirurgo famoso, buon musicista dilettante, che diede al giovane Fritz le sue prime lezioni di violino.[1][2] Di origine ebraica, fu tuttavia battezzato all'età di 12 anni. Studiò prima nella sua città, perfezionandosi poi a Parigi, sotto la guida, tra gli altri, di Léo Delibes e Jules Massenet. Dopo essere stato scartato a un'audizione per i Wiener Philharmoniker, lasciò la musica per la medicina e la pittura. Nel 1888 suonò nel primo concerto nella Steinway Hall di New York, tornò trionfalmente al violino con un concerto con i Berliner Philharmoniker nel 1899 e giunse al successo in America nel corso di successive tournée dal 1901 al 1903. Del 1902 è il suo debutto inglese nei Philharmonic Concert a Londra e nel 1903 suona nella prima esecuzione assoluta a Londra del Concerto per violino e orchestra di Frédéric Alfred d'Erlanger.
In America tornò prima della fine della prima guerra mondiale, alla quale aveva preso parte nelle file dell'esercito austriaco fino al congedo anticipato per ferita. Nel 1924 tornò in Europa, soggiornando prima a Berlino e poi, dal 1938, a Parigi, per poi fare ritorno negli USA nel 1943, dove richiese ed ottenne la cittadinanza a seguito delle persecuzioni razziali.
Esecutore brillante e acclamato virtuoso del violino, Kreisler compose anche diversi brani di musica vocale e strumentale. Alcuni di essi li presentò al pubblico come trascrizioni di autori classici (da Gaetano Pugnani a Giuseppe Tartini, da Arcangelo Corelli ad Antonio Vivaldi), e solo nel 1935 rivelò che erano composizioni originali proprie, suscitando lo sconcerto della critica.[senza fonte] Al giorno d'oggi ci si riferisce solitamente a tali brani come "in stile di" (es. il celebre Preludio ed Allegro in stile di Gaetano Pugnani[3]).
Scrisse anche un quartetto d'archi e numerose cadenze (da quelle del concerto per violino e orchestra di Johannes Brahms a quella del concerto di Ludwig van Beethoven e anche dal Trillo Del Diavolo di Giuseppe Tartini[4]), ancora oggi molto eseguite.
Fritz Kreisler compose un gran numero di pezzi virtuosistici piuttosto corti per il suo strumento (a volte indicati come "pezzi da salotto"), che presentò a lungo come semplici arrangiamenti di compositori del passato. Gli dobbiamo anche numerosi arrangiamenti di vari compositori (Dvorak, Rachmaninov, Paganini, Albeniz, De Falla, Corelli, Mozart, Tartini, ecc.).
Kreisler aveva un'impressionante collezione di violini con violini eccellenti, ma ne suonò soltanto alcuni. Ad esempio: di Giuseppe Guarneri del Gesù e Carlo Bergonzi. Quest'ultimo divenne noto come Kreisler-Bergonzi.[5]
Fritz Kreisler, Four Weeks in The Trenches. The War Story of a Violinist, Boston and New York, Houghton Mifflin Company, 1915; tr. it. di Alessandro Pugliese, Quattro settimane nelle trincee, La storia di guerra di un violinista, Bologna, Gingko Edizioni, 2011.
Note
Osservazioni
^Il suo nome ebraico originale, elencato nei certificati di nascita dei suoi figli era "Chaje Riwe" (reso come "Chaje Ribe" nella registrazione di suo fratello Hugo)
Boris Schwarz, Fritz Kreisler, in Great Masters of the Violin: From Corelli and Vivaldi to Stern, Zukerman and Perlman, London, Robert Hale, 1983, pp. 294-308
Antonio Schilirò, voce Kreisler Fritz, in Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti (diretto da Alberto Basso), Utet, Torino, Le Biografie, Vol. IV, 1986, pp. 192-193
Thomas Füri, I Pezzi Brevi di Fritz Kreisler sono ancora attuali?, in «A tutto arco», (rivista ufficiale di ESTA Italia-European String Teachers Association), anno 2, numero 3, 2009, pp. 22-29.
Jean-Michel Molkhou, Fritz Kreisler, in Les grands violonistes du XXe siècle. Tome 1- De Kreisler à Kremer, 1875-1947, Paris, Buchet Chastel, 2011, pp. 23-28