Strage di Chiusa Gesso
La strage di Chiusa Gesso fu una strage nazista compiuta dalla Wehrmacht a Messina il 14 agosto 1943, durante la seconda guerra mondiale. Le vittime furono cinque carabinieri e un civile. Un altro carabiniere, Santo Graziano, si salvò poiché i tedeschi lo credettero morto. StoriaAlcuni soldati tedeschi presenti a Messina stavano rubando nella villa di Matteo D'Agostino, difesa dal nipote di questo, Stefano Giacobbe. Arrivarono 5 carabinieri e un appuntato del distaccamento di Tarantonio della sezione dell'Arma di Castanea delle Furie per cercare di fermare i tedeschi, che uccisero Giacobbe e portarono i carabinieri 40 metri più lontano, dove li fucilarono. Il carabiniere Santo Graziano, fortunatamente, viene colpito di striscio. Finse di essere morto e si accasciò a terra. Miracolosamente viene sfiorato anche dal colpo di grazia, salvandosi[1]. Tutti gli altri morirono. La relazione della strage fu scritta dal comandante della stazione dei carabinieri Francesco Tranchina il 15 gennaio 1944. Vittime
Note
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