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Strage di Monaco di Baviera del 1980

Strage di Monaco di Baviera del 1980
attentato
Il memoriale a Monaco
TipoStrage
Data26 settembre 1980
20:15 (UTC+1)
LuogoMonaco di Baviera
StatoGermania (bandiera) Germania
Coordinate48°08′09″N 11°33′00″E
ObiettivoCivili
ResponsabiliGundolf Köhler
Conseguenze
Morti13
Feriti211

La strage di Monaco di Baviera del 1980 è stato uno degli attacchi terroristici più gravi della storia tedesca.[1]

In occasione dell'Oktoberfest di Monaco di Baviera, il 26 settembre 1980 Gundolf Köhler, un estremista di destra, fece scoppiare una bomba che uccise 13 persone e ne ferì più di 200.[2][3] L'indagine ufficiale dichiarò che Köhler fu motivato da ragioni personali apolitiche e che ne fu l'unico autore.[4]

Storia

Alle 22:19 del 26 settembre 1980, un tubo bomba collocato in una pattumiera esplose nei pressi dell'Öffentliche Bedürfnisanstalt am Bavariaring. Si trattava di una bomba artigianale costituita da una granata da mortaio, svuotata e riempita in precedenza con 1,39 kg di TNT, il tutto nascosto in un estintore, anch'esso svuotato e riempito di chiodi e viti. L'esplosione uccise 13 persone e ne ha ferì 211, di cui 68 in modo grave. A diverse vittime dell'attentato sono state amputate entrambe le gambe, mentre altre sono rimaste gravemente invalide.

Nel 1982 l'indagine ufficiale, condotta congiuntamente dalla polizia criminale bavarese e dall'allora Generalbundesanwalt beim Bundesgerichtshof Kurt Rebmann, concluse che l'attacco era stato compiuto dal militante di estrema destra Gundolf Köhler, che morì nell'esplosione, e che si trattava di un atto isolato. Al momento dell'esplosione, Köhler si trovava accanto alla bomba e il suo corpo venne fatto a pezzi; solo il suo passaporto, ritrovato sulla scena, ha permesso di identificarlo.

Tuttavia, le stesse indagini furono viziate da diversi errori da parte della polizia[5] e parecchi testimoni furono ignorati,[6] tant'è che la tesi ufficiale fu aspramente criticata, e che giornalisti e storici hanno evidenziato nel corso degli anni le strette connessioni che Köhler aveva con le organizzazioni dell'estrema destra militante,[2][7] in particolare con la Wehrsportgruppe Hoffmann, una milizia fascista guidata dall'estremista Karl-Heinz Hoffmann.[8]

Tre mesi dopo la strage, un altro membro della Wehrsportgruppe uccise il rabbino di Erlangen, Shlomo Lewin, e sua moglie Frida Poeschke.[9][10] Una nuova indagine durata dal 2014 al 2020 ha determinato che il motivo dell'autore era definitivamente politico, ma la questione delle altre persone coinvolte rimane irrisolta.[11]

La strage diventò un argomento controverso durante le elezioni federali in Germania del 1980,[1] quando il candidato alla cancelleria Franz Josef Strauß erroneamente incolpò la sinistra di essere stata responsabile dell'attacco.[12][13] Mesi prima dell'attentato, il ministro dell'Interno Gerhard Baum (FDP) aveva vietato le attività del Wehrsportgruppe, il che alimentò le critiche a Strauß, il quale riteneva che il gruppo fosse innocuo.[14][15]

Note

  1. ^ a b (EN) The 1980 Oktoberfest bombing – a case with many question marks, su openDemocracy. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  2. ^ a b Bre-news, Agosto-ottobre 1980: tre stragi insanguinano l’Europa, su LiberoReporter, 16 aprile 2012. URL consultato il 12 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2022).
  3. ^ (EN) Germany marks 40 years since neo-Nazi attack on Oktoberfest, su euronews, 26 settembre 2020. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  4. ^ (EN) 40 years after Oktoberfest attack, survivor's wounds still healing, su France 24, 26 settembre 2020. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  5. ^ (EN) Deutsche Welle (www.dw.com), German president commemorates far-right Oktoberfest attack | DW | 26.09.2020, su DW.COM. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  6. ^ ZEIT ONLINE | Lesen Sie zeit.de mit Werbung oder im PUR-Abo. Sie haben die Wahl., su www.zeit.de. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  7. ^ Publication, su dokumentation-oktoberfestattentat.de. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  8. ^ (DE) Wehrsportgruppe Hoffmann - Eine Geschichte staatlichen Versagens, su Deutschlandfunk Kultur. URL consultato il 13 febbraio 2022.
  9. ^ (DE) Sebastian Wehrhahn, Rückblick auf Neonazi-Wehrsportgruppe: Ihr Anführer hieß Karl, in Die Tageszeitung: taz, 30 gennaio 2020. URL consultato il 13 febbraio 2022.
  10. ^ (DE) Mordfall Shlomo Lewin - "Lehrbeispiel für den Umgang mit rechtem Terror", su Deutschlandfunk Kultur. URL consultato il 13 febbraio 2022.
  11. ^ (EN) A. B. C. News, Germany sets up fund for victims of 1980 Oktoberfest bombing, su ABC News. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  12. ^ (DE) Oktoberfestattentat 1980: Bayerns Innenminister Herrmann räumt Fehler von Franz Josef Strauß ein, in Der Spiegel, 24 settembre 2020. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  13. ^ (DE) Bundeszentrale für politische Bildung, Vor 40 Jahren: Rechtsextremer Anschlag auf das Oktoberfest, su bpb.de. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  14. ^ (DE) WELT, Hermann: Strauß unterschätzte Wehrsportgruppe Hoffmann, in DIE WELT, 24 settembre 2020. URL consultato il 13 febbraio 2022.
  15. ^ (DE) Helmut Reister, Eine offene Wunde, su Jüdische Allgemeine, 1º ottobre 2020. URL consultato il 13 febbraio 2022.
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