L'A.N.F., pur richiamandosi alla lunga tradizione della fanteria, ha ancorato la propria missione statutaria sulla fanteria post unitaria, cioè ai fanti che hanno partecipato alle battaglie dopo l'unità d'Italia. In ragione di tale scelta del sodalizio, da un punto di vista storico si distinguono due periodi principali di attività, l'A.N.F. nel Regno d'Italia (1861-1946) e l'A.N.F. in Italia.
Con Regio decreto 13 maggio 1943, l’Associazione assunse la denominazione di "Reggimento Fanti d'Italia".
Italia
Ripresa la vita associativa nel 1949 la struttura si espanse fino a comprendere più di duemila sezioni.[6] Il 5 maggio 1949 il senatore Aldo Rossini fu eletto presidente nazionale dell'associazione. Nel 1954 l'Associazione mutò il nome da "Reggimento Fanti d'Italia" a quello attuale.[7] Il 10 settembre 1959 viene iscritta nel Pubblico Registro delle persone giuridiche.[8] Nel 1975 venne eletto alla presidenza nazionale Marcello Mantovani, nel 1992 gli successe Elio Nardilli, nel 2003 Vito Titano. Il 23 dicembre 2003, in seguito all'emanazione del D.P.R. n. 361/2000, l'organizzazione è stata iscritta nel Registro delle Persone Giuridiche tenuto dalla Prefettura di Milano.[9] Nel 2009 è stato eletto Antonio Beretta e il 10 e 11 ottobre 2009, in occasione del Congresso straordinario di Milano, è stato redatto un nuovo Statuto.[10] Il 22 aprile 2017 è stato eletto presidente Gianni Stucchi.[11]
Nel 2024 risultano attive 320 sezioni[12] con 11.800 soci effettivi a cui si aggiungono 3.500 patronesse.[13]
Descrizione
L'A.N.F. è un'Associazione d'arma, non a scopo di lucro. Mediante le proprie attività, sia di tipo istituzionale con funzione pubblica che interna al sodalizio, persegue gli scopi costitutivi indicati nello statuto: di tipo patriottico, commemorativo e celebrativo in relazione alla storia e tradizioni della fanteria, di promozione del volontariato e dell'assistenza sociale; scopi di tipo culturale, sportivo e umanitario.[5]
Si tratta di raduni nazionali che si tengono con cadenza pressoché annuale. Il primo si è registrato nel 1934 e vide la presenza di 15.000 fanti del Regio Esercito. Dopo la Seconda guerra mondiale i raduni celebrati durante il Ventennio non sono oggetto di promozione e la numerazione ordinale delle adunate ha inizio nel 1955 con il primo raduno nazionale di Napoli.
Le adunate si svolgono in varie città d'Italia ed i soci, tra cui molti militari in congedo, seguono una disciplina molto precisa per quanto riguarda l'uniforme o i segni distintivi che riguardano l'associazione.[14]
L'A.N.F. si compone di diverse sezioni, presenti in molte città italiane. Ogni sezione ha una propria vita associativa e persegue lo scopo di "onorare i caduti operando per i vivi".[16] A titolo esemplificativo si riportano alcune sezioni:
L'organo informativo del sodalizio è Il Fante d'Italia, rivista cartacea nata nel 1948. Viene recapitata ai soci dell'A.N.F. mediante spedizione in abbonamento postale.[26] Dal 2020 è disponibile anche sul web in formato PDF.[1]
In occasione del Centenario della traslazione del Milite Ignoto:
Il Viaggio del Milite Ignoto da Aquileia a Roma, Associazione Nazionale del Fante, Vicenza 2021.[27]
Decreti
Regio Decreto 13 maggio 1943 s.n. conferisce al "Reggimento Fanti d'Italia" personalità giuridica
Regio Decreto 2 agosto 1943 n. 704 pone le Associazioni d'Arma sotto la vigilanza del Ministero della Guerra, ora Ministero della Difesa.
Decreto 12 febbraio 1954 n. 186 ripristina al sodalizio la denominazione di "Associazione Nazionale del Fante" e ne approva lo Statuto sociale.
Decreto 2 febbraio 1956 n. 652 approva il Regolamento sociale.
Decreto 15 aprile 1959 n. 457 approva le modifiche allo Statuto deliberate dal Congresso Nazionale di Cagliari (24 gennaio 1958).
Decreto 23 maggio 1966 n. 486 approva le modifiche allo Statuto deliberate dal Congresso Nazionale di Trieste (3 novembre 1964).
Decreto 17 novembre 1969 n. 825 approva le modifiche allo Statuto deliberate dal Congresso Nazionale di Grado (2 novembre 1968).
Decreto 29 settembre 1998, approva le modifiche dello Statuto e del Regolamento deliberate dal Congresso Straordinario di Marina di Massa (20-21 settembre 1997) - Gazzetta Ufficiale n. 247 del 22 ottobre 1998.
«In data 23 dicembre 2003 Prot. n. 1000/471 Area V bis in seguito all'emanazione del D.P.R. n. 361/2000, è stata iscritta nel Registro delle Persone Giuridiche tenuto dalla Prefettura di Milano al n. d'ord. 471 della pagina 726 del Vol. II.»
«È stato redatto un nuovo Statuto, che è stato approvato dal Congresso Straordinario di Milano del 10 e 11 ottobre 2009, ed è stato trascritto, in data 21 luglio 2010, nel Registro delle Persone Giuridiche tenuto dalla Prefettura di Milano al n. d'ord. 471 della pagina 726 del Vol. II.»
^Statuto, su www.associazionenazionaledelfante.it. URL consultato il 26 giugno 2024.
^ Presidenza Nazionale, raduno-trieste, su Associazione Nazionale del Fante. URL consultato il 26 giugno 2024.
^ I.C., Inaugurato a Vestenanova (Vr) il Monumento al Fante d'Italia per la pace, in Il Fante d'Italia, n. 3, Pavia, Associazione Nazionale del Fante, 2024, p. 34.
^ Cav. Donatello Brugiolo, Martignacco (Ud) celebra "Il Fante d'Italia", in Il Fante d'Italia, n. 4, Associazione Nazionale del Fante, 2024, p. 12.
^L'anniversario: i trent'anni trascorsi dal nebbioso novembre del 1994 al più soleggiato novembre 2024. Dalla posa del Cippo dei Fanti, in piazza 25 aprile, a Lonato, oggi divenuto Lonato del Garda, a onore e ricordo dei Caduti delle guerre, in Il Fante d'Italia, n. 4, 2024, pp. 29-30.
^90° di fondazione Sezione Associazione Nazionale del Fante di Castegnato (Bs) e 60° inaugurazione della stele., in Il Fante d'Italia, n. 4, Associazione Nazionale del Fante, 2024, p. 46.
^Direttore Responsabile: Gr. Uff. Savino Vignola. Stampa: Tipografia PI-ME Editrice Srl, Pavia. Registrazione n. 346 Tribunale di Milano del 13.02.2012.
^ Associazione Nazionale del Fante Gruppo Sezioni "Arco Romano" Pasubio e dell'Associazione Culturale Archeion - Malo. (a cura di), Il Viaggio del Milite Ignoto. Da Aquileia a Roma. 29 Ottobre - 2 Novembre 1921, Vicenza, 2021.