Bolognola
Bolognola è un comune italiano di 153 abitanti[1] della provincia di Macerata nelle Marche. Geografia fisicaTerritorioSorge nel Parco nazionale dei Monti Sibillini a un'altitudine superiore ai 1000 m s.l.m., che lo rende il comune più alto delle Marche. Nel territorio si trovano le sorgenti del fiume Fiastrone e il Monte Rotondo, sotto la vetta del quale si apre l'inaccessibile forra dell'Acquasanta, con l'omonima cascata naturale. A quota 1340 m s.l.m., e a 4,7 km dal centro del paese, è situata l'unica frazione di Pintura, nata come centro turistico e sviluppatasi attorno agli impianti scioviari. ClimaIn base al periodo trentennale di riferimento 1961-1990, la stazione meteorologica di Bolognola registra una temperatura media di -2,4 °C nel mese più freddo (gennaio) e di +17,4 °C nel mese più caldo (luglio). Le precipitazioni medie annue si aggirano ai 800 mm, mediamente distribuite in 89 giorni, con un minimo relativo in estate e un picco in autunno. La neve fa la sua apparizione circa trenta volte l'anno in paese, e quasi sempre con accumuli molto significativi. In media ci sono 94 giorni di gelo all'anno.[4].
StoriaLa leggenda vuole che Bolognola sia stata fondata nel basso medioevo, nel XIV secolo, da tre nobili bolognesi esuli in queste terre ai tempi delle lotte tra guelfi e ghibellini. I tre nobili, Pepoli, Malvezzi e Bentivoglio, avrebbero dapprima fondato il paese di Appennino, nei pressi del Santuario di Macereto, per poi spostarsi nell'alta valle del Fiastrone. Qui avrebbero fondato tre nuclei abitati contigui (Capo la villa, Villa di mezzo e Pie' la villa), che tuttora costituiscono il borgo di Bolognola. Il nome del paese, secondo questa tradizione, starebbe a significare appunto "Piccola Bologna". Sulla base di questa erronea convinzione, alle tre ville sono state successivamente attribuiti i nomi dei tre presunti fondatori. La realtà storica è invero ben diversa. È ormai assodato che un originario nucleo abitato esistesse nell'area dove attualmente sorge Bolognola già abbondantemente prima del XIII secolo. Il toponimo non avrebbe nulla a che fare con il capoluogo emiliano, bensì potrebbe derivare dal latino Bononia (terra di cose buone), poi trasformatosi con il tempo in "Bononiola". Forse ancora più plausibile è la derivazione dal celtico bona (luogo fortificato), stante la presenza di evidenti tracce della cultura celtica nell'area dei Sibillini[5]. Altra possibile e più suggestiva interpretazione, è quella secondo la quale all'origine del toponimo ci sarebbe il culto della dea Bona, anticamente diffuso nei monti Sibillini. Il borgo divenne in seguito Libero comune, subendo sempre molto l'influenza dei Da Varano, signori di Camerino, che eressero anche un castello - di cui oggi restano solo poche rovine - nella Villa di mezzo (conosciuto, sulla scorta della leggenda, come Castello Pepoli). La popolazione cominciò drasticamente a diminuire nella prima metà del XX secolo, a causa soprattutto delle due grandi valanghe staccatesi dal sovrastante Monte Sassotetto, che, negli inverni del 1930 e del 1934, fecero 19 vittime ciascuna, radendo al suolo buona parte degli edifici più antichi. L'abitato è stato danneggiato dallo sciame sismico che ha colpito il centro Italia nel 2016/2017. Monumenti e luoghi d'interesseIl centro abitato è costituito da tre nuclei risalenti al medioevo: Villa da Capo (o Villa Malvezzi) a sud, Villa di Mezzo (o Villa Pepoli) e Villa da Piedi (o Villa Bentivoglio) a nord. Architetture religiose
Architetture civili
Aree naturali
Altri luoghi d'interesse
SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[6] CulturaEventi
EconomiaL'economia del paese, un tempo legata all'allevamento e all'industria laniera, è oggi imperniata sul turismo estivo e invernale. Amministrazione
Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
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