Di aspetto tipicamente ligure, il comune di Saorgio è posto nella media val Roia, nel cantone di Breil-sur-Roya (Breglio), del tutto prossimo alla frontieraitaliana, cui è adiacente, lambendo il comune italiano di Pigna. Saorgio è un villaggio abbarbicato od appollaiato su uno sperone roccioso, sovrastante a strapiombo le gole del fiume Roia. Si attinge il villaggio da due strade non raccordantesi. Da est, bisogna lasciare la Dipartimentale 6204 (Via Europae), poi imboccare la strada detta dei Castagni (Route des Châtaigniers D138), la quale si termina nel quartiere detto della "Madonna del Poggio". Da nord est, bisogna andare fino a Fontan (Fontano) ed imboccare la D38 per raggiungere l'entrata principale al quartiere di Ciapagne (Ciapagna). Nel suo sito selvaggio, Saorgio dispone le sue case aggrappate ai pendii ripidi e scoscesi che dominano un leggero allargamento della valle del fiume Roja. Le stradine (ruelles) a dedalo, pressoché sempre digradanti a scalinate, di sovente a volta, sono curiose da percorrere. Le case sono alte e comprendono sino a quattro o cinque piani, e l'architetturamedievale del borgo storico, assai antico, è particolarmente intatta. Il paese è vicino a Breil-sur-Roya (Breglio) ed a Pigna nella provincia d'Imperia in Italia.
Dalle Terre Nuove di Provenza alla Contea di Nizza
Nel 1388, in seguito alla dedizione di Nizza, Saorgio entra nel dominio conti di Savoia. Il possesso di Saorgio ha permesso al conte di Savoia di costruirvi castelli da una parte all'altra del fiume Roia, per sbarrarne l'accesso.
Nel 1465, un incendio distrugge il villaggio, e ben 3 000 Guasconi, lavoratori stradali rimasti senza impiego in seguito alla pace intervenuta fra il re di Francia ed il papa, saccheggiano il villaggio nel 1516. Il sisma con forti scosse telluriche, del 20 luglio 1564, rovina il castello ed il ponte di "Roccatagliata", a Breglio.
Il 15 agosto 1799, l'esercito francese, che arretra davanti alle armateaustro-sarde, perde la battaglia di Novi, e le truppefrancesi evacuano Cuneo il 14 novembre. Il 7 maggio 1800, gli Austro-Sardi agli ordini del generaleaustriacoMelas penetrano nel Contado di Nizza dal colle di Tenda e la strada di Savona, e sono a Sospello il 9 ed a Nizza il 10 maggio. Ma la controffensiva francese riporta le sue truppe a Breglio il 1º giugno 1800, a Tenda il 2 ed a Briga il 3 o il 4, e la breve incursioneaustro-sarda di tre settimane nella Contea di Nizza rilancerà il barbetismo. Il numero di barbet era diminuito a seguito del decreto del 1º maggio 1794 che offriva l'amnistia ai miliziani, a condizione che essi consegnassero le proprie armi, ed in seguito all'Armistizio di Cherasco del 28 aprile e del successivo trattato di Parigi del 15 maggio 1796, con cui il re di Sardegna-Piemonte riconosceva la perdita del Contado di Nizza. Il sindaco di Saorgio si duole che delle bande di barbet si trovino attorno al paese e devastino le campagne circostanti, ed i soldati francesi le cacceranno, causando anche danni alle popolazioni locali, ch'essi accusano di sostenere i barbet, i quali diminuiranno numericamente dopo il 1802[12].
La creazione del comune di Fontan (Fontano) nel 1871 amputa Saorgio d'una parte del suo territorio, che distante dalla strada principale, vedrà la sua popolazione diminuire del 35% in quarant'anni, al contrario di Fontan la cui popolazione è assai stabile e profitta della sua posizione di posto di frontiera.
Il grave sisma del 28 febbraio 1887 ha provocato a Saorgio soltanto il crollo d'una casa ed alcuni danni[14].
Le linee ferroviarieCuneo-Ventimiglia da un lato e Nizza-Breglio dall'altro, sono inaugurate il 30 ottobre 1928. La gestione è assicurata allora dalle FS da parte italiana e dalla "Compagnie des chemins de fer" da parte francese, come tratta "mediterranea" della linea da Parigi a Lione.
Nel corso della seconda guerra mondiale, al momento della dichiarazione di guerra dell'Italia alla Francia, gli abitanti di Saorgio, Fontano e Breglio raggiungono Sospello a piedi, da dove essi sono evacuati ad Antibes e Cannes. Il comune di Fontano, una delle conquiste italiane, è riunito al Regno d'Italia e recupererà la sovranità francese di Vichy l'8 settembre 1943, ma in realtà si installò una gestione militare tedesca, e la liberazione giunse soltanto più tardi nel 1945. In occasione dello sbarco alleato in Provenza, il 15 agosto 1944, i villaggi del cantone francese di Breglio, Fontano e Saorgio sono tagliati fuori dal resto della Francia.
Nell'ottobre 1944, quando le truppe statunitensi avanzano verso la valle del Roia, gli abitanti di Breglio sono spostati in Italia verso Torino il 28 ottobre dai tedeschi, mentre quelli di Fontano e di Saorgio li raggiungeranno nel loro esilio il 13 dicembre seguente. Una piccola parte della popolazione civile del villaggio è autorizzata a restare sul posto, a condizione di lavorare volontariamente per i tedeschi[15],[16],[17]. L'ultima offensiva è cominciata il 15 aprile 1945 e le truppe francesi sono entrate a Ventimiglia il 25 aprile, 273 soldati francesi sono stati uccisi e 644 sono stati feriti o mutilati.
«d'azzurro, al San Giorgio a cavallo, rivoltato, d'argento, con il mantello di rosso e il cimiero cimato da tre piume del medesimo, su d'una terrazza di verde, atterrante un drago coricato di rosso attraversante sul tutto.[18]»
La Chiesa possedeva un organo nel 1739, ma ne comanda un altro nel 1844 ai fratelli Lingiardi, fattori d'organi a Pavia. Terminato nel 1847, esso riutilizza l'antico corpo di falegnameria dell'organo, ed è stato restaurato nel 1978-1979 da Philippe Hartmann, che gli ha conservato la sua struttura originale[24][25][26].
Resti dei bastioni del paese, mura di cinta fortificate del villaggio
Rovine dell'antico castello medioevale di San Giorgio, che dominano su Saorgio
Le poche vestigia residue del castello di Malamorte, viste dal borgo di Saorgio
La Cappella di San Rocco (Chapelle Saint-Roch) all'entrata del villaggio. Vauban aveva distrutto nel 1693 la primitiva Cappella di San Rocco, ben più antica dell'attuale, che si trovava a valle del borgo, per costruirvi una ridotta. Egli ha fatto poi costruire quella che ancora sussiste.
La Cappella di San Giacomo (Chapelle Saint-Jacques), antica cappella dei Penitenti Bianchi". Vi si accede da una scala situata a destra della Chiesa di San Salvatore.
La Cappella di San Sebastiano (Chapelle Saint-Sébastien), antica cappella dei Penitenti Rossi, sulla Piazza Georges Clemenceau.
La Cappella di San Claudio (Chapelle Saint-Claude), antica cappella dei Penitenti Neri, in Via Périssol.
La Cappella di Santa Chiara (Chapelle Sainte-Claire) all'estremità del vallone di Cairos, ai piedi del massiccio dell'Authion. La cappella serve da limite al parco nazionale del Mercantour. La strada si prosegue con un sentiero che permette d'accedere al "Colle di San Verano" (Col de Saint-Véran) di 1.836 metri d'altitudine ed al "Colle di Raus" a 1.999 m. Da lassù è possibile d'andare verso la valle del Vesubia ad ovest, ai contrafforti dell'Authion a sud, od alla valle delle Meraviglie (Vallée des Merveilles) a nord.
La Cappella di Sant'Anna (Chapelle Sainte-Anne) nella frazione di Casto, sull'antico canmmino che mena a Pigna per il passo di "Muratone" a 1.157 m alla frontiera tra la Francia e l'Italia.
La Cappella di San Rocco
La Cappella dei Penitenti rossi
La Cappella dei Penitenti bianchi
La Cappella dei Penitenti neri
Il Ponte del Diavolo (Pont du Diable) sul torrente "Cairos".
Le vestigia del Castello di Malamorte o di Malmorte (in francese Château de Malmorte o in dialetto saorgino de A Malamorte), a sud ovest. Doveva già esistere una costruzioneromana sul sito archeologico, come l'ha provato la scoperta d'una "pietra votiva" in loco nel 1680. Tale costruzione romana doveva servire a prevenire le incursioni dei Liguri dall'interno verso la costa del mare.
Saorge è un punto importante della «Strada del Barocco e degli organi storici della Valle del Roia» (Route du Baroque et des orgues historiques de la Vallée de la Roya). Gli organi della chiesa parrocchiale di San Claudio Martire (Église paroissiale Saint-Claude-Martyr) di Saorgio sono una realizzazione dei fratelli "Lingiardi" nel 1847. Una dimostrazione di tale strumento musicale di fattura italiana è organizzata nel quadro d'una visita commentata del villaggio.
Il decreto del 25 maggio 1780 firmato da Vittorio Amedeo III di Savoia, re di Sardegna, permette la realizzazione di un allargamento di tale strada sbloccando 2.000.000 lire. Una placca commemorativa, oggi distrutta, portava l'iscrizione seguente in lettere di bronzo rilevata dall'abate Bonifaci:
«Vittorio Amedeo III, re di Sardegna, sempre più attento all'interesse pubblico, al fine di rendere più rapido il trasporto di merci a partire dalle rive del mare, attraverso le provincesubalpine, con un atto di singolare preveggenza e con un'ammirevole perseveranza, ha riparato e condotto a buon fine questa strada aperta un tempo da Carlo Emanuele I di Savoia, per le bestie da soma e le vetture. Egli ha abbassato le cime assai vicine dei monti, gettato ponti, costruito muri, allargandola a 18 piedi per renderla atta a ricevere veicoli e spianandola da Limone fino a Nizza su 45 mila passi. Fatta nell'anno 1784. Disegnata, eseguita dall'architetto P. A. Cappellini.»
Un'altra strada mulattiera esisteva un tempo, ma al giorno d'oggi è soltanto un sentiero, ed era quella che collegava Saorgio a Pigna ed alla valle del Nervia (IT) , attraverso il passo di "Muratone". La stradadipartimentale nº 6204 passa per le gole di Saorgio. Una porzione di tale strada ha fatto oggetto d'una sistemazione con rifacimento del percorso, per evitare un troncone di 2,4 km sinuoso e minacciato dalle caduta di massi. Due ponti e due nuove gallerie sono state costruite. La galleria di Saorgio si compone d'una galleria sud di 647 m, aperto nel giugno 2001 situato sulla riva sinistra del fiume Roja[29], preceduto e seguito da ponti sul Roia, e d'un "tunnel nord" di 360 m, sulla riva destra del Roja, messo in servizio nel gennaio 2005 ed inaugurato il mese seguente.
^Voir "Histoire de Breil et des Breillois", de Charles Botton et "Histoire de Saorge et Fontan" de Charles Botton et Jean Gaber, Edition du Cabri à Breil sur Roya
^Goulven Godon, La "déportation" des populations civiles des vallées de la Bévéra et de la Roya en Italie du Nord (1944-1945), mémoire de maîtrise d'histoire contemporaine, préparé sous la direction de Jean-Louis Panicacci, soutenu devant l'Université de Nice Sophia-Antipolis en juin 2004.
^Charles Botton et Jean Gaber, Histoire de Saorge et Fontan (Charles BOTTON et Jean GABER), Éditions du Cabri, Breil-sur-Roya. Jean Gaber, bloqué à Saorge le 15 août 1944, a vécu ces événements avant de pouvoir traverser la ligne de front pour rejoindre la France libérée
^Pierre-Emmanuel Klingbeil, Le front oublié des Alpes-Maritimes (15 août 1944 - 2 mai 1945), Serre éditeur, Nice, 2005 ISBN 2864104229; p. 536 Extraits
^(FR) Blason de Saorge, su armorialdefrance.fr. URL consultato il 12 maggio 2023.
^Didier Charrin, Le tunnel sud de Saorge. L'incidence de la circulaire 2000-63 sur un tunnel prêt à être mis en service, pp. 54-60, Travaux, nº805, février 2004 ISSN|0041-1906