Pentafluoruro di bismuto
Il pentafluoruro di bismuto è il composto inorganico di formula BiF5. In condizioni normali è un solido cristallino bianco inodore. In questo composto il bismuto è nello stato di ossidazione +5. È un forte ossidante e un fluorurante molto energico, ma non è di uso comune. StoriaDopo alcuni tentativi infruttuosi di sintesi in soluzione acquosa,[2] BiF5 fu descritto per la prima volta nel 1940 da Hans von Wartenberg (1880–1960).[3] Caratteristiche strutturali e fisicheAllo stato solido BiF5 ha una struttura polimerica, formata da catene lineari di ottaedri BiF6 connessi tramite i leganti F in posizione trans.[1][4] Una struttura analoga è presente in α-UF5. Il trifluoruro di bismuto, BiF3, è invece un composto ionico con una struttura tipo YF3.[1]
SintesiBiF5 si può preparare facendo reagire trifluoruro di bismuto e fluoro a 500 °C:[2]
In alternativa come agente fluorurante si può usare trifluoruro di cloro a 350 °C:[5]
ReattivitàBiF5 è il più reattivo dei pentafluoruri degli elementi del gruppo 15. È un forte ossidante e un fluorurante molto energico. Reagisce violentemente con l'acqua formando ozono e difluoruro di ossigeno. A temperatura ambiente reagisce violentemente anche con iodio e zolfo. A temperature maggiori di 50 °C fluorura gli idrocarburi trasformandoli in fluorocarburi. A 150 °C ossida UF4 a UF6. A 180 °C fluorura Br2 a BrF3 e BrF5, e Cl2 a ClF.[1] BiF5 reagisce inoltre con i fluoruri dei metalli alcalini, MF, per formare esafluorobismutati, M[BiF6], che contengono l'anione [BiF6]−,[6] ed eptafluorobismutati, M2[BiF7], che contengono l'anione [BiF7]2−. Quest'ultimo ha la struttura di bipiramide a base pentagonale.[7] Indicazioni di sicurezzaBiF5 è disponibile in commercio. È un composto molto reattivo e pericoloso che provoca ustioni a pelle, mucose e occhi. Come comburente può aggravare un incendio. Reagisce violentemente con l'acqua. Non ci sono dati che indichino proprietà cancerogene. Non ci sono dati sulla ecotossicità.[8] Note
Bibliografia
Altri progetti
|