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Ronaldo

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Ronaldo (disambigua).
Ronaldo
Ronaldo con l'Inter nel 1997
NazionalitàBrasile (bandiera) Brasile
Altezza183 cm
Peso90 kg
Calcio
RuoloAttaccante
Termine carriera7 giugno 2011
Carriera
Giovanili
198?-1990 Valqueire
1990-1991 Social Ramos Clube
1992São Cristóvão
1993Cruzeiro
Squadre di club1
1993-1994Cruzeiro14 (12)[1]
1994-1996PSV46 (42)
1996-1997Barcellona37 (34)
1997-2002Inter68 (49)
2002-2007Real Madrid127 (83)
2007-2008Milan20 (9)
2009-2011Corinthians31 (18)[2]
Nazionale
1993-1994Brasile (bandiera) Brasile U-1722 (22)[3]
1994-2011Brasile (bandiera) Brasile98 (62)
1996Brasile (bandiera) Brasile olimpica8 (6)[3]
Palmarès
 Mondiali di calcio
OroStati Uniti 1994
ArgentoFrancia 1998
OroCorea del Sud-Giappone 2002
 Copa América
ArgentoUruguay 1995
OroBolivia 1997
OroParaguay 1999
 Confederations Cup
OroArabia Saudita 1997
 Giochi olimpici
BronzoAtlanta 1996
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 30 aprile 2024

Ronaldo Luís Nazário de Lima, conosciuto semplicemente come Ronaldo[5] (Itaguaí, 18 settembre 1976[6][7]), è un dirigente sportivo ed ex calciatore brasiliano con cittadinanza spagnola, di ruolo attaccante, proprietario del Real Valladolid.

Soprannominato O Fenômeno[8] (in italiano "Il Fenomeno"), è considerato uno dei migliori calciatori della storia.[9][10][11][12] Cresciuto nel São Cristóvão, squadra minore di Rio de Janeiro, viene notato da Jairzinho, che lo porta al Cruzeiro dove esordisce in massima serie e vince una Coppa del Brasile e un campionato Mineiro. Arriva in Europa nel 1994 grazie al PSV, con il quale conquista una Coppa dei Paesi Bassi. Nel 1996 si trasferisce al Barcellona, con cui vince una Supercoppa spagnola, una Coppa delle Coppe e una Coppa di Spagna. Dopo una sola stagione viene acquistato dall'Inter, dove resta cinque stagioni trionfando in Coppa UEFA. Nell'estate del 2002 passa al Real Madrid e in cinque anni vince un campionato spagnolo, una Supercoppa spagnola e una Coppa Intercontinentale. Conclusa l'esperienza in Spagna, nel 2007 si trasferisce al Milan, prima di chiudere la carriera nel 2011 con il Corinthians vincendo un campionato Paulista e una Coppa del Brasile.

In nazionale si è aggiudicato due campionati del mondo (Stati Uniti 1994 e Corea del Sud-Giappone 2002), due Coppe America (Bolivia 1997 e Paraguay 1999) e una Confederations Cup (1997). Del mondiale nippo-coreano, che lui stesso decise grazie a una doppietta personale nella finale, fu capocannoniere e venne nominato secondo miglior giocatore dietro al portiere tedesco Oliver Kahn, e fu incluso nella squadra ideale del torneo. Fino all'edizione del 2014 ha detenuto il titolo di miglior marcatore della storia del campionato del mondo con quindici gol complessivi (quattro nel 1998, otto nel 2002 e tre nel 2006), prima di essere superato da Miroslav Klose.[13]

A livello individuale ha vinto due edizioni del Pallone d'oro (1997 e 2002) e tre del FIFA World Player of the Year (1996, 1997 e 2002); assieme a Zinédine Zidane, è il giocatore ad aver vinto più volte quest'ultimo premio.[14] Inserito da Pelé nel marzo 2004 nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, si è classificato in 13ª posizione nella lista dei cento migliori giocatori del XX secolo redatta nel 1999 da World Soccer[15] che nel 2013 lo inserisce nella migliore formazione calcistica di tutti i tempi.[16] Il 9 marzo 2018, in concomitanza col 110º anniversario della fondazione dell'Inter, è stato il primo attaccante inserito nella Hall of Fame del club milanese.[17] Il 14 dicembre 2020 è stato selezionato dalla rivista France Football nel Dream Team del Pallone d'oro in qualità di migliore attaccante centrale della storia del calcio.[18]

La sua carriera è stata condizionata da gravi infortuni, soprattutto alle ginocchia, e, nella fase finale, da evidenti problemi di peso:[19][20] sebbene il giocatore sia riuscito a mantenere prestazioni di alto livello anche dopo aver perso parte della sua velocità e mobilità, è opinione diffusa che senza i suddetti guai fisici la considerazione nei suoi confronti sarebbe stata ancora più alta, e che il suo rendimento prima delle operazioni alle ginocchia non avrebbe avuto eguali nella storia del calcio.[21][22][23][24]

Biografia

Terzo figlio di Nélio Nazário de Lima e Sônia dos Santos Barata,[25] Ronaldo Luís Nazário de Lima nacque il 18 settembre 1976 ad Itaguaí[7] nell'Hospital de São Francisco Xavier, a nord-ovest di Rio de Janeiro; i genitori lo chiamarono "Ronaldo" in onore del medico Ronaldo Valente, che fece nascere il bambino.[26][27][28]

È stato sposato dapprima con la modella Milene Domingues, che il 6 aprile 2000 ha dato alla luce Ronald, poi con Daniella Cicarelli e in seguito è convolato a nozze con Maria Beatriz Anthony, dalla quale ha avuto due bambine.[29] Nel dicembre del 2012 è stata resa nota la separazione dalla terza moglie.[30] Nel dicembre del 2010, a cinque anni di distanza, ha riconosciuto Alex, quello che nei fatti è il suo secondo figlio, nato da una relazione con la modella Michele Umezu.[31] Pochi giorni dopo ha dichiarato di essersi sottoposto a un'operazione di vasectomia per evitare di avere altri figli in futuro.[32]

Nel novembre del 2005 ha acquisito, oltre a quella brasiliana, anche la cittadinanza spagnola.[33]

Sponsorizzazioni

Ronaldo è stato uno degli atleti di punta dell'azienda sportiva americana Nike, che ha continuato a sfruttarne l'immagine anche dopo il suo ritiro dal calcio giocato.[34]

Nel 2000 è uscito il videogioco Ronaldo V-Football, pubblicato dalla casa francese Infogrames e sponsorizzato dallo stesso Ronaldo: per questo motivo, il suo nome non era citato in FIFA 99 dell'americana Electronic Arts in quanto i diritti per il suo nome appartenevano a Infogrames. Al posto di "Ronaldo", dunque, compariva il nome "G. Silva" nella versione per PC,[35] "A. Calcio" in quella per PlayStation[36] mentre in quella per Nintendo 64 era "G. Silva" nella rosa dell'Inter e "Calcio" in quella della nazionale brasiliana.[37] Compariva invece come "No. 9" nei successivi FIFA 2000[38] e FIFA 2001.[39]

Caratteristiche tecniche

Ronaldo in una delle sue classiche accelerazioni palla al piede

«Per la mia generazione è stato quello che Maradona o Pelé erano per le precedenti. Era immarcabile. Al primo controllo ti superava, al secondo ti bruciava, al terzo ti umiliava. Sembrava un extraterrestre.»

Descritto da numerosi difensori di livello internazionale come il più pericoloso centravanti mai affrontato,[9][40][41][42] Ronaldo è stato un attaccante completo: forte fisicamente[43][44][45] e prolifico sotto porta,[46][47] era uno dei giocatori più rapidi al mondo,[43][48][49] ma sapeva abbinare alla velocità un vasto repertorio tecnico che comprendeva finte, dribbling, elastici e doppi passi.[50][51][52] Risultava altresì essenziale nelle giocate: dopo aver superato il diretto avversario, era solito concludere repentinamente a rete, evitando sterili virtuosismi.[53] La sua carriera è stata costellata da gravi infortuni che, pur frenando la sua ascesa, non gli hanno comunque impedito di mantenere alti livelli di rendimento:[54][55] si stima che, ultratrentenne, fosse ancora in grado di raggiungere una velocità di 36 km/h,[56] a fronte di una mobilità notevolmente ridotta.[55] Capace di tirare con entrambi i piedi,[57] era inoltre abile nel servire assist ai compagni;[41] talvolta si incaricava anche della battuta dei calci di punizione, pur senza esserne uno specialista.[48] Appariva invece carente nel gioco aereo.[21]

Carriera

Giocatore

Club

Gli esordi

Giovane raccattapalle del Flamengo,[58] Ronaldo si mise in luce molto giovane con il Valqueire, squadra di futsal,[59] e a sedici anni fu ingaggiato dal São Cristóvão, squadra dell'omonimo quartiere di Rio de Janeiro, dove si fece subito notare nelle giovanili, esordendo con una tripletta contro il Tomazinho[60][61] e segnando in tre stagioni 44 gol in 73 incontri.[62]

Cruzeiro

Nel 1993 passò dal calcio carioca a quello mineiro, messo sotto contratto dal Cruzeiro di Belo Horizonte (Minas Gerais) su indicazione di Jairzinho, campione del mondo 1970 ed ex giocatore del club mineiro,[63] che aveva acquistato il cartellino del giocatore dal São Cristóvão.[61]

Nella prima stagione al Cruzeiro Ronaldo si divise tra giovanili e prima squadra; con le giovanili fu il miglior marcatore della propria compagine nella Supertaça Minas Gerais.[64] Esordì invece con la prima squadra il 25 maggio 1993, a 16 anni e otto mesi, contro la Caldense[65] in una partita valida per il Campionato Mineiro.[66] Dopo una serie di amichevoli giocate nell'agosto 1993 (sette partite e quattro gol),[67] divenne titolare nel campionato nazionale dove realizzò dodici gol in quattordici incontri, attestandosi poco sotto la media realizzativa di una rete a partita e risultando il miglior marcatore della propria squadra e il terzo in assoluto[68] alle spalle di Guga (14 gol) e Clóvis (13). Di queste dodici reti la prima, che fu anche il primo gol di Ronaldo con la maglia della prima squadra del Cruzeiro in partite ufficiali, fu segnata il 9 settembre 1993 contro il Bahia.[69] Sempre contro la squadra di Salvador il 7 novembre seguente realizzò una cinquina[68][70] che gli permise di eguagliare il record di gol segnati in un solo match del Brasileirão[71] nonché di stabilire il primato personale di reti realizzate in un unico incontro come professionista.[64] Nel corso della stagione 1993 Ronaldo vinse la Coppa del Brasile con il Cruzeiro, anche se non fu mai schierato durante la competizione (conclusasi nel mese di giugno), e la classifica dei marcatori della Supercoppa Sudamericana grazie a otto gol segnati[72] in quattro partite (una tripletta e una doppietta contro il Colo-Colo negli ottavi di finale e poi un gol e un'altra doppietta contro il Nacional, che eliminò il Cruzeiro nei quarti di finale ai rigori).[73]

L'anno seguente, invece, fu capocannoniere del Campionato Mineiro, vinto dal Cruzeiro, con ventidue reti in diciotto partite[69] alle quali se ne aggiunsero anche altre due nelle otto partite giocate in Coppa Libertadores, entrambe a Belo Horizonte contro squadre argentine: la prima nell'1-1 contro il Vélez Sarsfield e la seconda nella vittoria per 2-1 contro il Boca Juniors, quest'ultimo realizzato partendo da centrocampo e depositando la palla in rete dopo aver dribblato quattro avversari, tra cui il portiere.[69][74]

PSV

Quando, nel 1994, Ronaldo andò a giocare in Europa, ingaggiato dal PSV per 6 milioni di dollari USA,[61] lo fece da campione del mondo, pur non essendo mai sceso in campo nella Coppa del Mondo FIFA disputatasi in estate negli Stati Uniti. Nella prima stagione ad Eindhoven, realizzò trenta gol in trentatré presenze in campionato, laureandosi capocannoniere del torneo. In Coppa UEFA mise a segno, inoltre, una tripletta contro il Bayer Leverkusen.

La seconda stagione fu caratterizzata da un infortunio al ginocchio che lo costrinse a saltare diverse partite, ma fu ugualmente capace di mettere a segno dodici gol in tredici presenze in campionato. Al termine dell'annata festeggiò pure il primo trofeo in Europa, la Coppa d'Olanda. In totale nelle due stagioni trascorse a Eindhoven, tra campionato olandese, coppe nazionali e internazionali, Ronaldo in 57 incontri mise a segno 54 gol, 42 dei quali in campionato.

Barcellona
Ronaldo in azione al Barcellona nella semifinale della vittoriosa Coppa delle Coppe 1996-1997

Nel 1996, non ancora ventenne, fu ceduto al Barcellona per 20 milioni di dollari.[61][75][76] In maglia blaugrana mantenne un elevato rendimento, tanto da segnare 34 gol in 37 partite di campionato (record eguagliato solamente da Lionel Messi nel 2009-10) che gli valsero il titolo di Pichichi e la Scarpa d'oro quale miglior marcatore dei principali campionati d'Europa.[77] In Spagna vinse anche il suo primo trofeo internazionale, la Coppa delle Coppe 1996-1997, realizzando cinque gol in sette presenze. Fu l'autore del calcio di rigore decisivo che permise ai catalani di battere 1-0 il Paris Saint-Germain nella finale di Rotterdam. Con sei gol in quattro presenze, trascinò il Barcellona anche alla conquista della Coppa del Re. A fine stagione il bottino complessivo fu di 47 reti in 49 partite ufficiali.

Inter
1997-1998: il Pallone d'oro e la Coppa UEFA
Ronaldo posa a San Siro con il Pallone d'oro 1997, vinto quale miglior giocatore della confederazione calcistica europea

Da tempo nel mirino dell'Inter, dopo aver superato la concorrenza di club come Rangers e Lazio, il 21 giugno 1997 viene reso ufficiale il suo acquisto da parte del club nerazzurro,[78] sebbene avesse rinnovato il proprio contratto col Barcellona da meno di un mese.[79] La società milanese versò l'intera clausola rescissoria di 48 miliardi di lire presente nel contratto del calciatore[80][81] – più un ulteriore indennizzo pari a circa 3 miliardi di lire stabilito dalla FIFA[82][83][84] –, che rese il suo acquisto il più costoso della storia del calcio[85] (record battuto nel 1998 con l'acquisto di Denílson da parte del Betis).[86]

Esordì ufficialmente in Serie A il 31 agosto contro il Brescia, partita vinta 2-1.[87] Nella successiva giornata di campionato segnò, nel 4-2 al Bologna, la prima rete.[88] I suoi venticinque gol (record assoluto per un esordiente in Italia[89]) non bastarono all'Inter per vincere lo scudetto né, a lui, per trionfare tra i marcatori: Oliver Bierhoff, infatti, lo precedette di due reti.[90] Vinse comunque la Coppa UEFA – unico trofeo dell'esperienza nerazzurra –, rivelandosi spesso determinante grazie alle sei reti messe a segno: spiccano, fra queste, la decisiva doppietta realizzata contro lo Spartak Mosca nella semifinale di ritorno e il gol che fissò il punteggio sul definitivo 3-0 nella finale con la Lazio.[91] In questa stagione (precisamente il 23 dicembre 1997) ricevette anche il Pallone d'oro.[92]

1998-2001: la fascia da capitano e i gravi infortuni

L'annata seguente fu invece negativa sul piano dei risultati e tribolata su quello personale, con il giocatore – nominato capitano, al posto di Giuseppe Bergomi, sul finire del campionato[93][94][95][96] – costretto a saltare numerose partite a causa di reiterati problemi alle ginocchia.[97][98]

Ronaldo capitano interista nella stagione 1999-2000

I suddetti guai fisici deflagrarono nella stagione 1999-2000, allorché il brasiliano fu vittima di due gravi infortuni che, da lì in avanti, limitarono notevolmente il suo contributo alla causa interista, tanto che il suo impiego col nuovo partner d'attacco Christian Vieri – il quale, nelle intenzioni della società e secondo i pronostici degli addetti ai lavori, avrebbe composto con Ronaldo un tandem di altissimo livello – fu limitato a quattordici gare in tre anni.[99] Il primo incidente fu quello riportato contro il Lecce il 21 novembre 1999, quando Ronaldo si lesionò il tendine rotuleo del ginocchio destro.[97] Dopo un intervento chirurgico, tornò in campo il 12 aprile 2000: nella finale di andata di Coppa Italia (ancora contro la Lazio) il ginocchio cedette di nuovo, a 6' dal suo ingresso in campo, e il tendine si ruppe completamente.[100][101]

2001-2002: lo scudetto perso all'ultima giornata
Ronaldo in maglia nerazzurra nel precampionato 2001-2002

Sebbene il suo ritorno all'attività fosse stato stimato per gli inizi del 2001,[102] le conseguenze del trauma subìto e la riabilitazione gli permisero di scendere nuovamente in campo solo sul finire dell'anno, il 20 settembre, nella partita di Coppa UEFA contro il Brașov.[103] Ripresosi da ulteriori fastidi fisici di minore entità,[104] e dopo aver nel frattempo ceduto a Javier Zanetti la fascia da capitano,[105] il 9 dicembre tornò a segnare nel 3-1 in casa del Brescia.[106] Nonostante il suo contributo in termini di gol (sette), l'Inter mancò ancora il tricolore: nell'ultima giornata si arrese per 4-2 alla Lazio, venendo sorpassata in cima alla classifica da Juventus e Roma; l'attaccante, che nel secondo tempo aveva lasciato il posto a Mohamed Kallon, fu ripreso in lacrime dalle telecamere.[107]

Real Madrid
2002-2003: il secondo Pallone d'oro, la Coppa Intercontinentale e la Liga

L'estate 2002, che fece seguito al lustro interista, segnò un rapporto sempre più complicato con il tecnico nerazzurro Héctor Cúper.[108][109][110] La rottura fu tale che il 31 agosto, nelle ultime ore di calciomercato, il brasiliano fu ceduto al Real Madrid.[111] Il club iberico pagò 45 milioni di euro.[112][113] Riguardo al rapporto ormai logoro con il tecnico argentino, il calciatore sostenne la loro incompatibilità anche davanti al presidente Moratti motivando la permanenza di Cúper come la causa del suo addio.[114][115]

Per via di un infortunio, esordì in Liga solo il 6 ottobre 2002 nella partita contro l'Alavés, nella quale realizzò una doppietta in 26 minuti.[116] Con i campioni d'Europa, si aggiudicò subito la Coppa Intercontinentale, segnando il primo gol della finale contro l'Olimpia (terminata sul 2-0).[117] Al termine dell'anno ricevette, per la seconda volta, il Pallone d'oro.[118] La stagione 2002-2003 gli permise di aggiungere al proprio palmarès un titolo spagnolo, alla cui conquista contribuì con ventitré reti.[119] In Champions League realizzò sei gol in undici presenze, tra cui una memorabile tripletta contro il Manchester United a Old Trafford.[120]

2003-2005: il secondo titolo di Pichichi e le delusioni europee

L'annata successiva si aprì con il successo nella Supercoppa nazionale ai danni del Maiorca, con Ronaldo che andò a segno nella gara di ritorno vinta per 3-0. Il 3 dicembre 2003 segnò nel derby di campionato contro l'Atlético Madrid dopo soli quindici secondi, mentre tre giorni dopo un suo gol decisivo permise al Real Madrid di battere il Barcellona al Camp Nou. A fine stagione, con ventiquattro gol in trentadue presenze, si assicurò il secondo titolo personale di Pichichi. In Champions League mise a segno quattro reti in nove apparizioni, ma il cammino dei madrileni si interruppe amaramente già ai quarti di finale contro i sorprendenti francesi del Monaco, poi finalisti del torneo.

La stagione 2004-2005 vide avvicendarsi sulla panchina del Real Madrid ben tre allenatori. Ronaldo realizzò ventun gol in trentaquattro presenze nella Liga, mentre l'apporto in Champions League non fu altrettanto rilevante, con soli tre gol in dieci presenze e una nuova prematura eliminazione, stavolta agli ottavi di finale.

Ronaldo con il Real Madrid nella stagione 2005-2006

L'annata successiva, contrassegnata da qualche infortunio di troppo,[121] vide calare il numero di realizzazioni anche in Liga (quattordici in ventiquattro presenze). Nell'estate del 2006 il nuovo allenatore Fabio Capello chiese alla società l'acquisto di un altro centravanti, l'olandese Ruud van Nistelrooy,[122] che contribuì a diminuire lo spazio in squadra per Ronaldo. L'attaccante brasiliano, infatti, manifestava ormai evidenti problemi di peso che causarono dissidi con il tecnico;[20][123] da qui la decisione di lasciare il club nella finestra invernale del calciomercato.[124] Il bilancio complessivo dell'esperienza di quattro anni e mezzo con le «merengues» fu di 177 incontri e 104 realizzazioni.[46]

Milan

Il 30 gennaio 2007 Ronaldo approdò al Milan in cambio di 7,5 milioni di euro più 500 000 euro di bonus in caso di qualificazione alla Champions League 2007-2008.[125] In base al regolamento UEFA, che proibiva a qualsiasi calciatore di giocare in una stagione sportiva europea con due o più squadre diverse, Ronaldo non poté essere schierato nell'edizione 2006-2007 della Champions League, essendo già stato utilizzato in precedenza dal Real Madrid e non venendo pertanto considerato vincitore accanto ai suoi compagni rossoneri dopo la vittoriosa edizione.

L'esordio in campionato con il Milan avvenne l'11 febbraio 2007 contro il Livorno, partita vinta per 2-1.[126] Nella giornata successiva, in trasferta contro il Siena, realizzò una doppietta nell'incontro vinto dal Milan per 4-3.[127] Nel derby dell'11 marzo 2007, realizzò il gol del provvisorio 1-0 contro l'Inter, che tuttavia vinse l'incontro per 2-1.[128] Con sette gol in quattordici presenze, il brasiliano contribuì al raggiungimento della quarta posizione, che assicurava ai rossoneri la qualificazione alla successiva edizione della Champions League.

Una maglia di Ronaldo al Milan (a destra) esposta nel museo di San Siro

Nella stagione 2007-2008 fu vittima di diversi infortuni,[19][129] che lo costrinsero a saltare la Supercoppa UEFA e la Coppa del mondo per club, entrambe conquistate dal Milan.[130] Rientrato nel gennaio 2008, subì un nuovo grave infortunio il mese successivo contro il Livorno, riportando la rottura del tendine rotuleo del ginocchio sinistro.[131] Fu operato il giorno seguente a Parigi da Eric Rolland con la consulenza di Gérard Saillant, il medico che l'aveva operato otto anni prima.[132] Svolse il programma di recupero tra Italia e Brasile.[133][134] Il 29 aprile venne trovato in compagnia di tre prostitute transessuali in un motel di Rio de Janeiro.[135] La polizia riferì che le tre avrebbero cercato di estorcere al giocatore 50 000 real (circa 20 000 euro) affinché non raccontassero dell'accaduto ai media.[136] Il 30 giugno 2008 giunse a scadenza il suo contratto con il Milan, che decise di non rinnovarlo per la stagione seguente. L'attaccante brasiliano rimase quindi senza contratto per la prima volta in carriera.[137]

Corinthians
2009: il campionato Paulista e la Coppa del Brasile
Ronaldo celebra la vittoria della Coppa del Brasile 2009 con il presidente brasiliano Lula (al centro)

Dopo la scadenza del contratto con il Milan, Ronaldo continuò il lavoro di recupero nel centro di allenamento del Flamengo, assistito dal medico della squadra di Rio de Janeiro e della nazionale brasiliana Runco.[138] Nel dicembre 2008 trovò un accordo per giocare con il Corinthians, appena ritornato in Série A.[139][140]

L'esordio con il Corinthians avvenne il 4 marzo 2009, subentrando a Jorge Henrique al 66º minuto della partita di Coppa del Brasile in casa dell'Itumbiara (2-0 per i paulisti).[141] Tornò così a disputare una partita a tredici mesi dall'infortunio al ginocchio.[142] L'8 marzo 2009 tornò anche al gol, segnando di testa nei minuti di recupero la rete del definitivo 1-1 contro il Palmeiras, partita valida per il Campionato Paulista.[143] Fu protagonista della finale di andata del Campionato Paulista 2009, realizzando due dei tre gol con cui il Corinthians sconfisse il Santos al Vila Belmiro.[144] Dopo la finale di ritorno, terminata 1-1, il Corinthians si laureò campione paulista 2009 e Ronaldo fu eletto miglior giocatore del torneo.[145]

Il 1º luglio 2009 vinse la Coppa del Brasile, la seconda personale, nella doppia finale contro l'Internacional (4-2 il risultato complessivo), segnando anche un gol nella partita di andata a San Paolo del 18 giugno 2009 terminata 2-0 per il Corinthians. L'8 luglio 2009 segnò la sua prima tripletta con il Corinthians, in campionato contro il Fluminense, oltre a fornire l'assist per il quarto gol segnato da Dentinho (4-2 il risultato finale).[146] Queste furono le sue prime reti nel campionato brasiliano 2009. Il 26 luglio 2009 si infortunò alla mano sinistra nella partita contro il Palmeiras,[147][148] venendo operato il 29 luglio per ridurre la frattura al terzo e quarto metacarpo.[149] Tornato nel finale di stagione, terminò il campionato brasiliano 2009 con dodici reti in venti partite.

2010-2011: il finale di carriera
Ronaldo in azione contro il Flamengo nel campionato 2010

Il 22 febbraio 2010 Ronaldo annunciò il prolungamento del suo contratto fino al 2011, esprimendo l'intenzione di diventare ambasciatore del Corinthians una volta terminata l'attività agonistica.[150][151] Il 1º aprile 2010, reduce da un periodo sfortunato (due reti in dieci partite), tornò a segnare portando alla vittoria la sua squadra. Nell'occasione si rese decisivo nella partita di Coppa Libertadores 2010 contro il paraguaiani del Cerro Porteño, mantenendo i brasiliani in vetta al girone 1 con dieci punti in quattro giornate.[152] Si ripeté due giorni dopo, il 3 aprile, nel 2-0 contro l'Ituano (rendendosi decisivo anche per l'1-0 di Jucilei), nella partita di Campionato Paulista che mantenne il Corinthians al 4º posto.

Dopo 112 giorni lontano dai campi di gioco per via di diversi infortuni e di una forma fisica scadente per il sovrappeso accumulato durante l'inattività,[153][154] Ronaldo tornò a disputare una partita ufficiale il 29 agosto 2010 contro il Vitória, gara nella quale rimase in campo per un'ora.[155][156] Nella successiva partita disputata l'8 settembre 2010, tornò al gol su rigore contro l'Atlético Paranaense, la stessa squadra contro cui aveva segnato l'ultima rete quattro mesi prima.[157]

Nella stagione seguente, dopo il ritiro di William, Ronaldo divenne capitano del Corinthians.[158] Tra gennaio e febbraio disputò quattro partite, due nel Campionato Paulista e altrettante nel turno preliminare della Coppa Libertadores, dove il Timão venne eliminato dal Deportes Tolima, senza riuscire a segnare alcun gol. Il 14 febbraio 2011, a 34 anni e con dieci mesi di anticipo rispetto a quanto programmato in precedenza, Ronaldo annunciò il suo ritiro dal calcio giocato[159] per via dei numerosi problemi fisici che ne condizionavano il rendimento,[160][161] tra cui anche l'aumento di peso dovuto all'ipotiroidismo,[46] malattia diagnosticatagli durante il suo periodo al Milan e che non aveva potuto curare adeguatamente in quanto i farmaci usati per trattarla erano considerati dopanti.[159][162][163]

Nazionale

Nazionali giovanili

Ronaldo entrò nel giro delle nazionali giovanili brasiliane ai tempi del São Cristóvão.[59] Con il Brasile under 17 prese parte al Sudamericano di categoria del 1993 in Colombia, dove è stato capocannoniere della manifestazione[64] con otto gol.[68]

In seguito partecipò al torneo olimpico di calcio del 1996 ad Atlanta, dove la nazionale olimpica brasiliana vinse la medaglia di bronzo e Ronaldo fu il secondo miglior marcatore della propria squadra (cinque gol in sei partite) alle spalle del fuoriquota Bebeto (capocannoniere insieme a Hernán Crespo a quota sei reti).[164] Ronaldo durante la competizione aveva sulla maglia il nome "Ronaldinho" per distinguersi dal compagno Ronaldo Guiaro.[165]

Nazionale maggiore
1994-1998: l'esordio, il mondiale statunitense e l'affermazione

L'esordio in nazionale maggiore di Ronaldo avvenne il 23 marzo 1994 a Recife in una gara amichevole contro l'Argentina,[166] mentre il primo gol con la nazionale verdeoro Ronaldo lo realizzò nella partita seguente, vinta per 3-0 contro l'Islanda, il 4 maggio.[62] Fu tra i ventidue convocati per il campionato del mondo 1994, ma non scese mai in campo. Siccome il Brasile vinse quell'edizione del mondiale in finale contro l'Italia, Ronaldo poté fregiarsi del titolo di campione del mondo, all'età di 17 anni, diventando il secondo minorenne a vincere un mondiale dopo Pelé nel 1958.[167]

Nel 1995 si piazzò secondo in Coppa America e nel 1997 vinse il torneo e la palma di miglior giocatore della competizione. Nel 1997 parte anche al Torneo di Francia, realizzando un gol nel percorso che condusse il Brasile al secondo posto, e trionfò nella Confederations Cup dello stesso anno, manifestazione in cui realizzò quattro reti (di cui tre in finale contro l'Australia).

1998-2002: il mondiale di Francia e la lunga assenza per infortuni

Guidò il Brasile campione del mondo alla difesa del titolo nel campionato del mondo 1998 in Francia, realizzando quattro gol in sei partite e aiutando la sua nazionale a raggiungere la finale contro i padroni di casa della Francia. Il pomeriggio precedente l'ultimo atto del torneo, nella sede del ritiro della nazionale brasiliana nei pressi di Parigi, Ronaldo fu colto da convulsioni;[168] inizialmente fu escluso in favore di Edmundo, ma fu reintegrato poco prima dell'inizio della finale, che non giocò al proprio meglio.[169] La Francia batté il Brasile per 3-0 e vinse la Coppa del Mondo, ma il giallo sul malore che aveva colto Ronaldo la sera prima divenne un caso mondiale.[170]

Nel 1999 vinse un'altra Coppa America, laureandosi anche capocannoniere del torneo a pari merito con Rivaldo.[171]

Nei successivi due anni e mezzo, Ronaldo non poté vestire la maglia del Brasile, a causa dagli infortuni patiti durante la militanza nell'Inter.

2002-2006: il mondiale nippo-coreano vinto da protagonista e quello tedesco
Ronaldo con la nazionale brasiliana nel 2002

Tornò in nazionale a pochi mesi dall'inizio del campionato del mondo 2002, che si giocò in Corea del Sud e Giappone. Ronaldo vinse la classifica marcatori del torneo con otto gol in sette partite e fu la stella della squadra che arrivò in finale per la terza volta consecutiva. Questa volta l'avversaria per il titolo fu la Germania, che il Brasile batté per 2-0 proprio grazie a una doppietta di Ronaldo.[172]

Partecipò infine al campionato del mondo 2006, il suo quarto personale, nel quale realizzò tre gol nelle cinque partite disputate dal Brasile, che fu eliminato ai quarti di finale perdendo per 1-0 contro la Francia.[173] Il gol realizzato al Ghana agli ottavi di finale gli valse un record che avrebbe resistito fino al 2014, quando fu battuto da Miroslav Klose: in tre edizioni della Coppa del mondo, il brasiliano segnò quindici gol (quattro nel 1998, otto nel 2002 e tre nel 2006), uno in più di Gerd Müller, divenendo il miglior marcatore della storia del campionato mondiale di calcio.[13]

Dopo il campionato del mondo del 2006, la Seleção visse un grande ricambio generazionale e numerosi giocatori tra i quali Cafu, Roberto Carlos e lo stesso Ronaldo lasciarono la nazionale.

2011: la partita d'addio

Cinque anni dopo l'ultima presenza, avvenuta il 1º luglio 2006, la CBF organizzò una partita di addio per Ronaldo in concomitanza col suo ritiro dal calcio giocato: venne fissata un'amichevole contro la Romania per il 7 giugno 2011 al Pacaembu di San Paolo, stadio di casa del Corinthians, ultima squadra del Fenomeno.[174] Ronaldo disputò gli ultimi quindici minuti del primo tempo, sostituendo Fred, autore dell'unico gol dell'incontro.[175] Fu l'ultima delle sue 98 presenze ufficiali in maglia verdeoro (62 le reti).

Dopo il ritiro

Ronaldo durante la Partita contro la povertà del 2014

Dopo il ritiro dal calcio giocato, Ronaldo ha continuato a partecipare alle iniziative promosse dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), del quale è ambasciatore dal 2000. Insieme ad altri grandi ex calciatori, è sceso in campo più volte nel tradizionale incontro benefico promosso dalle Nazioni Unite allo scopo di raccogliere fondi e sensibilizzare l'opinione pubblica mondiale sul tema della povertà.[176]

Nel febbraio 2011 ha avviato, insieme a Marcus Buaiz, la 9ine Sport & Entertainment, una società di sportmarketing che si occupa della gestione dell'immagine di calciatori[177] e sportivi brasiliani.[178] Nel dicembre dello stesso anno è entrato a far parte del consiglio di amministrazione del Comitato Organizzatore Locale brasiliano (Comitê Organizador Local da Copa do Mundo da FIFA Brasil 2014 - COL) in vista del campionato del mondo 2014.[179][180]

Il 12 dicembre 2014 Ronaldo ha acquistato il 10% delle quote dei Fort Lauderdale Strikers, club militante nella North American Soccer League, diventandone un socio di minoranza.[181] Il 15 gennaio 2015, nel corso di una conferenza stampa, ha dichiarato di escludere un futuro da allenatore e di avere l'intenzione di fondare un'accademia giovanile negli Stati Uniti.[182]

Il 3 settembre 2018 annuncia di aver acquistato il 51% delle azioni del Real Valladolid, club allora militante nella Primera División.[183]

Il 18 dicembre 2021 acquista il 90% delle quote del Cruzeiro.[184] Il 27 ottobre 2023 lascia la poltrona da presidente al connazionale Lidson Potsch Magalhães, rimanendo solo proprietario.[185] Il successivo 29 aprile 2024 il campione brasiliano cede il suo 90% di quote per la cifra di 109 milioni di euro a Pedro Laurenço, che assume il controllo attraverso la società BPW Sports, mantenendo un posto nel consiglio direttivo.[186][187]

Statistiche

Presenze e reti nei club

Tra club, nazionale maggiore, nazionali giovanili e nazionale olimpica, Ronaldo ha collezionato 646 presenze e 442 reti, alla media di 0.68 gol a partita.

Statistiche aggiornate al termine della carriera da calciatore.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1993 Brasile (bandiera) Cruzeiro M1/MG+A 2+14[188] 0+12 CB 0 0 - - - SS+RSA 4+1[188] 8+0 21 20
gen.-giu. 1994 M1/MG 18 22 - - - CL 8 2 - - - 26 24
Totale Cruzeiro 20+14 22+12 0 0 8 2 5 8 47 44
1994-1995 Paesi Bassi (bandiera) PSV ED 33 30 CO 1 2 CU 2 3 - - - 36 35
1995-1996 ED 13 12 CO 3 1 CU 5 6 - - - 21 19
Totale PSV 46 42 4 3 7 9 - - 57 54
1996-1997 Spagna (bandiera) Barcellona PD 37 34 CR 4 6 CdC 7 5 SS 1 2 49 47
1997-1998 Italia (bandiera) Inter A 32 25 CI 4 3 CU 11 6 - - - 47 34
1998-1999 A 19 14 CI 2+1[189] 0+0[189] UCL 6 1 - - - 28 15
1999-2000 A 7 3 CI 1 0 - - - - - - 8 3
2000-2001 A 0 0 CI 0 0 UCL+CU 0 0 SI 0 0 0 0
2001-2002 A 10 7 CI 1 0 CU 5 0 - - - 16 7
Totale Inter[190] 68 49 8+1 3+0 22 7 0 0 99 59
2002-2003 Spagna (bandiera) Real Madrid PD 31 23 CR 1 0 UCL 11 6 CInt 1 1 44 30
2003-2004 PD 32 24 CR 5 2 UCL 9 4 SS 2 1 48 31
2004-2005 PD 34 21 CR 1 0 UCL 10 3 - - - 45 24
2005-2006 PD 23 14 CR 2 1 UCL 2 0 - - - 27 15
2006-gen. 2007 PD 7 1 CR 2 1 UCL 4 2 - - - 13 4
Totale Real Madrid 127 83 11 4 36 15 3 2 177 104
gen.-giu. 2007 Italia (bandiera) Milan A 14 7 CI 0 0 UCL[191] - - - - - 14 7
2007-2008 A 6 2 CI 0 0 UCL 0 0 SU+Cmc 0 0 6 2
Totale Milan 20 9 0 0 0 0 0 0 20 9
2009 Brasile (bandiera) Corinthians A1/SP+A 10+20 8+12 CB 8 3 - - - - - - 38 23
2010 A1/SP+A 9+11 3+6 - - - CL 7 3 - - - 27 12
gen.-feb. 2011 A1/SP 2 0 - - - CL 2 0 - - - 4 0
Totale Corinthians 21+31 11+18 8 3 9 3 - - 69 35
Totale carriera[67] 384 280 35+1 19+0 89 41 9 12 518 352

Cronologia presenze e reti in nazionale

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Brasile
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
23-3-1994 Recife Brasile Brasile (bandiera) 2 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
4-5-1994 Florianópolis Brasile Brasile (bandiera) 3 – 0 Islanda (bandiera) Islanda Amichevole 1
8-6-1994 San Diego Brasile Brasile (bandiera) 8 – 2 Honduras (bandiera) Honduras Amichevole -
23-12-1994 Porto Alegre Brasile Brasile (bandiera) 2 – 0 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Amichevole -
17-5-1995 Ramat Gan Israele Israele (bandiera) 1 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
4-6-1995 Birmingham Brasile Brasile (bandiera) 1 – 0 Svezia (bandiera) Svezia Coppa Umbro -
6-6-1995 Liverpool Brasile Brasile (bandiera) 3 – 0 Giappone (bandiera) Giappone Coppa Umbro -
11-6-1995 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 1 – 3 Brasile (bandiera) Brasile Coppa Umbro 1
7-7-1995 Rivera Brasile Brasile (bandiera) 1 – 0 Ecuador (bandiera) Ecuador Coppa America 1995 - 1º turno -
11-10-1995 Salvador Brasile Brasile (bandiera) 2 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole 2
28-8-1996 Mosca Russia Russia (bandiera) 2 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole 1
31-8-1996 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
16-10-1996 Teresina Brasile Brasile (bandiera) 3 – 1 Lituania (bandiera) Lituania Amichevole 3
18-12-1996 Manaus Brasile Brasile (bandiera) 1 – 0 Bosnia ed Erzegovina (bandiera) Bosnia ed Erzegovina Amichevole 1
26-2-1997 Goiânia Brasile Brasile (bandiera) 4 – 2 Polonia (bandiera) Polonia Amichevole 2
2-4-1997 Brasilia Brasile Brasile (bandiera) 4 – 0 Cile (bandiera) Cile Amichevole 2
30-4-1997 Miami Messico Messico (bandiera) 0 – 4 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
30-5-1997 Oslo Norvegia Norvegia (bandiera) 4 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
3-6-1997 Lione Francia Francia (bandiera) 1 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Torneo di Francia -
8-6-1997 Lione Brasile Brasile (bandiera) 3 – 3 Italia (bandiera) Italia Torneo di Francia 1
10-6-1997 Parigi Inghilterra Inghilterra (bandiera) 0 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Torneo di Francia -
13-6-1997 Santa Cruz de la Sierra Brasile Brasile (bandiera) 5 – 0 Costa Rica (bandiera) Costa Rica Coppa America 1997 - 1º turno 2
16-6-1997 Santa Cruz de la Sierra Brasile Brasile (bandiera) 3 – 2 Messico (bandiera) Messico Coppa America 1997 - 1º turno -
19-6-1997 Santa Cruz de la Sierra Brasile Brasile (bandiera) 2 – 0 Colombia (bandiera) Colombia Coppa America 1997 - 1º turno -
22-6-1997 Santa Cruz de la Sierra Brasile Brasile (bandiera) 2 – 0 Paraguay (bandiera) Paraguay Coppa America 1997 - Quarti di finale 2
26-6-1997 Santa Cruz de la Sierra Perù Perù (bandiera) 0 – 7 Brasile (bandiera) Brasile Coppa America 1997 - Semifinale -
29-6-1997 La Paz Bolivia Bolivia (bandiera) 1 – 3 Brasile (bandiera) Brasile Coppa America 1997 - Finale 1 5º titolo
10-8-1997 Seul Corea del Sud Corea del Sud (bandiera) 1 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole 1
13-8-1997 Osaka Giappone Giappone (bandiera) 0 – 3 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
12-12-1997 Riyad Arabia Saudita Arabia Saudita (bandiera) 0 – 3 Brasile (bandiera) Brasile Conf. Cup 1997 - 1º turno -
14-12-1997 Riyad Australia Australia (bandiera) 0 – 0 Brasile (bandiera) Brasile Conf. Cup 1997 - 1º turno -
16-12-1997 Riyad Brasile Brasile (bandiera) 3 – 2 Messico (bandiera) Messico Conf. Cup 1997 - 1º turno -
19-12-1997 Riyad Brasile Brasile (bandiera) 2 – 0 Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca Conf. Cup 1997 - Semifinale 1
21-12-1997 Riyad Brasile Brasile (bandiera) 6 – 0 Australia (bandiera) Australia Conf. Cup 1997 - Finale 3 1º titolo
25-3-1998 Stoccarda Germania Germania (bandiera) 1 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole 1
29-4-1998 Rio de Janeiro Brasile Brasile (bandiera) 0 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
3-6-1998 Saint-Ouen Andorra Andorra (bandiera) 0 – 3 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
10-6-1998 Saint-Denis Brasile Brasile (bandiera) 2 – 1 Scozia (bandiera) Scozia Mondiali 1998 - 1º turno -
16-6-1998 Nantes Brasile Brasile (bandiera) 3 – 0 Marocco (bandiera) Marocco Mondiali 1998 - 1º turno 1
23-6-1998 Marsiglia Brasile Brasile (bandiera) 1 – 2 Norvegia (bandiera) Norvegia Mondiali 1998 - 1º turno -
27-6-1998 Parigi Brasile Brasile (bandiera) 4 – 1 Cile (bandiera) Cile Mondiali 1998 - Ottavi di finale 2
3-7-1998 Nantes Brasile Brasile (bandiera) 3 – 2 Danimarca (bandiera) Danimarca Mondiali 1998 - Quarti di finale -
7-7-1998 Marsiglia Brasile Brasile (bandiera) 1 – 1 dts
(4 - 2 dtr)
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Mondiali 1998 - Semifinale 1
12-7-1998 Saint-Denis Brasile Brasile (bandiera) 0 – 3 Francia (bandiera) Francia Mondiali 1998 - Finale - 2º posto
26-6-1999 Curitiba Brasile Brasile (bandiera) 3 – 0 Lettonia (bandiera) Lettonia Amichevole 1
30-6-1999 Ciudad del Este Brasile Brasile (bandiera) 7 – 0 Venezuela (bandiera) Venezuela Coppa America 1999 - 1º turno 2
3-7-1999 Ciudad del Este Brasile Brasile (bandiera) 2 – 1 Messico (bandiera) Messico Coppa America 1999 - 1º turno -
6-7-1999 Ciudad del Este Brasile Brasile (bandiera) 1 – 0 Cile (bandiera) Cile Coppa America 1999 - 1º turno 1
11-7-1999 Ciudad del Este Brasile Brasile (bandiera) 2 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Coppa America 1999 - Quarti di finale 1
14-7-1999 Ciudad del Este Brasile Brasile (bandiera) 2 – 0 Messico (bandiera) Messico Coppa America 1999 - Semifinale -
18-7-1999 Asunción Brasile Brasile (bandiera) 3 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Coppa America 1999 - Finale 1 6º titolo
4-9-1999 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
7-9-1999 Porto Alegre Brasile Brasile (bandiera) 4 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole 1
9-10-1999 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
27-3-2002 Fortaleza Brasile Brasile (bandiera) 1 – 0 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Amichevole -
17-4-2002 Lisbona Portogallo Portogallo (bandiera) 1 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
25-5-2002 Kuala Lumpur Malaysia Malaysia (bandiera) 0 – 4 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole 1
3-6-2002 Ulsan Brasile Brasile (bandiera) 2 – 1 Turchia (bandiera) Turchia Mondiali 2002 - 1º turno 1
8-6-2002 Seogwipo Brasile Brasile (bandiera) 4 – 0 Cina (bandiera) Cina Mondiali 2002 - 1º turno 1
13-6-2002 Suwon Costa Rica Costa Rica (bandiera) 2 – 5 Brasile (bandiera) Brasile Mondiali 2002 - 1º turno 2
17-6-2002 Kōbe Brasile Brasile (bandiera) 2 – 0 Belgio (bandiera) Belgio Mondiali 2002 - Ottavi di finale 1
21-6-2002 Shizuoka Inghilterra Inghilterra (bandiera) 1 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Mondiali 2002 - Quarti di finale -
26-6-2002 Saitama Brasile Brasile (bandiera) 1 – 0 Turchia (bandiera) Turchia Mondiali 2002 - Semifinale 1
30-6-2002 Yokohama Brasile Brasile (bandiera) 2 – 0 Germania (bandiera) Germania Mondiali 2002 - Finale 2 5º titolo mondiale
21-8-2002 Fortaleza Brasile Brasile (bandiera) 0 – 1 Paraguay (bandiera) Paraguay Amichevole -
20-11-2002 Seul Corea del Sud Corea del Sud (bandiera) 2 – 3 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole 2
12-2-2003 Canton Cina Cina (bandiera) 0 – 0 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
29-3-2003 Porto Portogallo Portogallo (bandiera) 2 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
30-4-2003 Guadalajara Messico Messico (bandiera) 0 – 0 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
7-9-2003 Barranquilla Colombia Colombia (bandiera) 1 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Qual. Mondiali 2006 1
10-9-2003 Manaus Brasile Brasile (bandiera) 1 – 0 Ecuador (bandiera) Ecuador Qual. Mondiali 2006 -
12-10-2003 Leicester Giamaica Giamaica (bandiera) 0 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
16-11-2003 Lima Perù Perù (bandiera) 1 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Qual. Mondiali 2006 -
19-11-2003 Curitiba Brasile Brasile (bandiera) 3 – 3 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2006 2
18-2-2004 Dublino Irlanda Irlanda (bandiera) 0 – 0 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
31-3-2004 Asunción Paraguay Paraguay (bandiera) 0 – 0 Brasile (bandiera) Brasile Qual. Mondiali 2006 -
20-5-2004 Saint-Denis Francia Francia (bandiera) 0 – 0 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
2-6-2004 Belo Horizonte Brasile Brasile (bandiera) 3 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2006 3
6-6-2004 Santiago del Cile Cile Cile (bandiera) 1 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Qual. Mondiali 2006 -
18-8-2004 Port-au-Prince Haiti Haiti (bandiera) 0 – 6 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
5-9-2004 San Paolo Brasile Brasile (bandiera) 3 – 1 Bolivia (bandiera) Bolivia Qual. Mondiali 2006 1
8-9-2004 Berlino Germania Germania (bandiera) 1 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
9-10-2004 Maracaibo Venezuela Venezuela (bandiera) 2 – 5 Brasile (bandiera) Brasile Qual. Mondiali 2006 2
13-10-2004 Maceió Brasile Brasile (bandiera) 0 – 0 Colombia (bandiera) Colombia Qual. Mondiali 2006 -
17-11-2004 Quito Ecuador Ecuador (bandiera) 1 – 0 Brasile (bandiera) Brasile Qual. Mondiali 2006 -
27-3-2005 Goiânia Brasile Brasile (bandiera) 1 – 0 Perù (bandiera) Perù Qual. Mondiali 2006 -
30-3-2005 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Qual. Mondiali 2006 -
17-8-2005 Spalato Croazia Croazia (bandiera) 1 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
4-9-2005 Brasilia Brasile Brasile (bandiera) 5 – 0 Cile (bandiera) Cile Qual. Mondiali 2006 -
12-10-2005 Belém Brasile Brasile (bandiera) 3 – 0 Venezuela (bandiera) Venezuela Qual. Mondiali 2006 1
1-3-2006 Mosca Russia Russia (bandiera) 0 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole 1
4-6-2006 Ginevra Brasile Brasile (bandiera) 4 – 0 Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda Amichevole 1
13-6-2006 Berlino Brasile Brasile (bandiera) 1 – 0 Croazia (bandiera) Croazia Mondiali 2006 - 1º turno -
18-6-2006 Monaco di Baviera Brasile Brasile (bandiera) 2 – 0 Australia (bandiera) Australia Mondiali 2006 - 1º turno -
22-6-2006 Dortmund Giappone Giappone (bandiera) 1 – 4 Brasile (bandiera) Brasile Mondiali 2006 - 1º turno 2
27-6-2006 Dortmund Brasile Brasile (bandiera) 3 – 0 Ghana (bandiera) Ghana Mondiali 2006 - Ottavi di finale 1
1-7-2006 Francoforte sul Meno Brasile Brasile (bandiera) 0 – 1 Francia (bandiera) Francia Mondiali 2006 - Quarti di finale -
7-6-2011 San Paolo Brasile Brasile (bandiera) 1 – 0 Romania (bandiera) Romania Amichevole -
Totale Presenze (9º posto) 98[192] Reti (3º posto) 62
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale (partite non ufficiali) ― Brasile
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
27-4-1995 Valencia Valencia 2 – 4 Brasile (bandiera) Brasile -
26-6-1996 Vitória Brasile Brasile (bandiera) 3 – 1 Polonia (bandiera) Polonia olimpica[193] -
31-5-1998 Bilbao Athletic Bilbao 1 – 1 Brasile (bandiera) Brasile -
28-4-1999 Barcellona Barcellona 2 – 2 Brasile (bandiera) Brasile 1
18-5-2002 Barcellona Catalogna Catalogna (bandiera) 1 – 3 Brasile (bandiera) Brasile -
25-5-2004 Barcellona Catalogna Catalogna (bandiera) 2 – 5 Brasile (bandiera) Brasile 2
30-5-2006 Basilea Brasile Brasile (bandiera) 8 – 0 Svizzera (bandiera) Lucerna XI 2
Totale Presenze 7 Reti 5

Palmarès

Club

Competizioni statali

Cruzeiro: 1994
Corinthians: 2009

Competizioni nazionali

Cruzeiro: 1993
Corinthians: 2009
PSV: 1995-1996
Barcellona: 1996
Real Madrid: 2003
Barcellona: 1996-1997
Real Madrid: 2002-2003

Competizioni internazionali

Barcellona: 1996-1997
Inter: 1997-1998
Real Madrid: 2002

Nazionale

Stati Uniti 1994, Corea del Sud-Giappone 2002
Atlanta 1996
Bolivia 1997, Paraguay 1999
Arabia Saudita 1997

Individuale

1993 (8 gol)
1993 (8 gol)
1994 (22 gol)
1994-1995 (30 gol)
1996, 1997, 2002
1996, 1997, 2002
1996-1997 (34 gol), 2003-2004 (24 gol)
Miglior giocatore straniero: 1996-1997
1996-1997, 1997-1998
1997
1997
1997, 2002
1997
1997
1997, 1998
1997, 2002
1998
1998, 2002
Miglior attaccante: 1998
1998
Miglior straniero: 1998
Miglior assoluto: 1998
Campione dei Campioni: 2007
1999 (5 gol, a pari merito con Rivaldo)
2002 (8 gol)
1998
2002
2002
2002
2004
  • Scarpa di bronzo della Confederations Cup: 1
1997
  • Scarpa di bronzo dei Mondiali: 1
2006
2006
2009
2015
2018
Premio alla carriera per calciatori: 2018

Note

  1. ^ 34 (34) se si comprendono anche le partite disputate nel campionato Mineiro.
  2. ^ 52 (29) se si comprendono anche le partite disputate nel campionato Paulista.
  3. ^ a b (PT) A despedida de um Fenômeno, su cbf.com.br, 5 giugno 2011. URL consultato il 7 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2011).
  4. ^ (EN) Rob Bagchi e Rob Smyth, Which team has played the most times in a month?, su theguardian.com, 14 marzo 2012. URL consultato il 15 gennaio 2014.
  5. ^ Ronaldo è il nome con cui Ronaldo Luís Nazário de Lima è principalmente noto al di fuori del Brasile. In patria è noto anche come Ronaldo Fenômeno o, specialmente a inizio carriera, Ronaldinho (per distinguerlo da Ronaldo Guiaro e Ronaldão).[4] Il calciatore noto come Ronaldinho (Ronaldo de Assis Moreira), invece, è conosciuto come Ronaldinho Gaúcho.
  6. ^ All'anagrafe risulta nato il 22 settembre 1976, dato che la registrazione ufficiale fu effettuata solo quattro giorni dopo la sua nascita: Caldeira, pp. 35-36.
  7. ^ a b Omaggio a Ronaldo il 'Fenômeno', su FIFA. URL consultato il 14 maggio 2024.
  8. ^ (EN) O Fenômeno in full flow, su fifa.com, 1º settembre 2016. URL consultato il 13 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2017).
  9. ^ a b c Walter Veltroni, Veltroni intervista Cannavaro: «Scudetto al Napoli. Buffon vale Maradona», su corrieredellosport.it, 13 febbraio 2016. URL consultato il 14 agosto 2016.
  10. ^ (EN) Paul Wilson, Ronaldo: In his pomp, he was a footballing force close to unstoppable, su theguardian.com, 14 febbraio 2011. URL consultato il 4 ottobre 2015.
  11. ^ Emiliano Cuppone, Costacurta su Ronaldo: "Il più grande, quante figuracce con lui", su milannews.it, 15 febbraio 2011. URL consultato il 14 agosto 2016.
  12. ^ Ibrahimovic sui Ronaldo: «Il migliore? Il Fenomeno. CR7 innaturale», su corrieredellosport.it, 30 dicembre 2016.
  13. ^ a b Mondiali 2014, Klose: mai nessuno come Miro, il più grande di tutti i tempi, su gazzetta.it, 8 luglio 2014.
  14. ^ (EN) José Luis Pierrend, World Player of the Year - Top 10, su FIFA Awards, rsssf.com, 28 gennaio 2016.
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  188. ^ a b La partita di andata della Recopa Sudamericana 1993 era valida anche come incontro della quinta giornata del primo turno del campionato brasiliano 1993 e viene conteggiara una sola volta tra quelle del campionato nazionale.
  189. ^ a b Spareggio contro l'altra semifinalista Bologna per l'accesso alla Coppa UEFA 1999-2000.
  190. ^ Luis Nazario De Lima Ronaldo, su inter.it. URL consultato il 27 giugno 2014.
  191. ^ Giocatore non disponibile per la competizione avendone già preso parte con la maglia del Real Madrid.
  192. ^ Nono a pari merito con Djalma Santos
  193. ^ La Federcalcio polacca, al contrario di quella brasiliana, ritiene questa partita giocata dalla nazionale olimpica.

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