Ibn-i YaminIbn-i Yamin (Faryūmad, attualmente Sabzevar, 1286 – 30 gennaio 1368) è stato un poeta persiano, noto anche come Amir Fakhr al-Din Mahmud ibn Amir Yamin al-Din Tughrai Mustawfi Faryumadi. BiografiaNacque a Faryūmad (l'attuale Sabzevar) nella provincia di Bayhaq. Fu poeta presso la corte dei Khan dell'Ilkhanato fino al 1337, quando passò al servizio dei Sarbadar. Fu fatto prigioniero dai Kartidi di Herat nella battaglia di Zāva[1], l'attuale Torbat-e Ḥaydarīya (dove i Sarbadar furono sconfitti), e perse gli scritti fino ad allora composti[2]; tornò a Sabzevar nel 1346, ma a causa di un conflitto interno fu esiliato nel 1347; tornò di nuovo nel 1348 e morì al servizio dei Sarbadar nel 1368.[3] Nel 1346 ricostruì il suo primo diwān con l'aiuto di note, memorie e testimonianze degli amici, poi ampliato nel 1356. Dopo tale data si dedicò alla composizione di epigrammi di vario argomento, arte nella quale fu un maestro senza rivali. Vi sono diversi manoscritti contenenti poesie a lui attribuite. Nel complesso compose quindicimila versi, tra qaside (odi panegiristiche), ghazal (liriche), tarkīb-band, qet'a (frammenti) e rubaʿiyyat (quartine).[4] Opere
Note
Bibliografia
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