Ibn ShahrashubAbū ʿAbd Allāh Muḥammad b. ʿAlī b. Shahr Āshūb Sarawī Māzandarānī (in persiano ابو عبدالله محمّد بن علي ابن شهر آشوب سَرَوي مازندراني; Sari, 1095 – Aleppo, 2 settembre 1192) è stato un giurista persiano, molto apprezzato anche come tradizionista. BiografiaPiù noto con il nasab di Ibn Shahrāshūb (Farsi إبن شهرآشوب), e per il laqab di "Rashīd al-Dīn" (Ben guidato della religione) e di "ʿIzz al-Dīn" (Potenza della Religione), fu uno studioso sciita imamita di fiqh e di ḥadīth, vissuto tra il V e il VI secolo. Fu autore di vari scritti, quali l'al-Manāqib Āl Abī Ṭālib e le Maʿālim al-ʿulamāʾ. Studiò sotto la guida tra gli altri di Fattāl Nīshābūrī, dello sceicco al-Ṭabarsī, di Abū Manṣūr al-Ṭabarsī, di Abū l-Futūḥ Rāzī e di Quṭb al-Dīn Rāwandī. Tra i suoi discepoli figurano il mistico Ibn Zuhra e Yahya ibn Bitriq. OriginiIbn Shahrāshūb nacque nel 1095 o 1096, si ipotizza (a causa della sua nisba) in un villaggio di nome Sārī, in Mazandaran (attuale Provincia dell'Iran). Esistono altre fonti che però parlano di Baghdad. Operò comunque nella capitale abbaside, recandosi poi anche ad Hilla nel 1172 e ad Aleppo nel 1178. Ibn Shahrāshūb fu particolarmente apprezzato dall'ambiente sciita ma non mancarono anche sunniti che espressero la loro stima per lui e i suoi contributi. È il caso di Ṣalāḥ al-Dīn Ṣafadī, che scrisse: «Muḥammad b. ʿAlī b. Shahr Āshūb … è uno degli uomini illustri della Shīʿa. Ha imparato a memoria il Corano all'età di otto anni e ha conseguito il più elevato livello di conoscenza dei principi della giurisprudenza (uṣūl al-fiqh). Allorché al-Muqtafi, il califfo abbaside, era a Baghdad, Ibn Āshūb superava ogni altro nelle Scienze coraniche (ʿulūm al-Qurʾān), nelle complesse argomenti degli studi sul ḥadīth, e sulla lessicografia, sintassi linguistica, e teneva orazioni dal minbar.[1]» Maestri
Discepoli
Opere
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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